2024-05-30 23:23:40
«La riforma Nordio, pur non essendo il punto di arrivo, è un importante passo in avanti. L’Anm la critica perché da tempo ha perso quello che doveva essere il suo ruolo sindacale, per assumerne uno politico. Un cambiamento, per quanto concerne la giustizia, ci sarà solo quando verranno superate quelle aristocrazie interne all’Ordine giudiziario, che di fatto condizionano l’indipendenza della magistratura». A dirlo Otello Lupacchini, ex procuratore generale di Catanzaro, passato alle cronache per i processi alla Banda della Magliana.
Perché è importante la separazione delle carriere voluta da Nordio? «È fondamentale perché si realizza quel principio della terzietà del giudice, non solo sul piano etico e deontologico, ma soprattutto su quello formale. Il giudice è un terzo rispetto al pm, anche sotto il profilo dell’organizzazione della magistratura. Fino ad ora, al contrario, si era finito col porre su un piano di equiparazione sul piano ordinamentale il pm-accusatore e il giudice, con la conseguenza che non c’è di fatto quella differenziazione tra i due organi, basilare per avere fiducia nella decisione del giudice, che nulla deve avere da chiedere, da pretendere e soprattutto da temere rispetto all’accusatore».
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5.6K viewsLuca La Bella, 20:23