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Parsifal, San Giuseppe e San Nicodemo Secondo il calendario cr | Calendario Pagano

Parsifal, San Giuseppe e San Nicodemo
Secondo il calendario cristiano oggi ricorrono due personaggi legati niente meno che al Santo Graal. Si tratta di San Giuseppe di Arimatea e San Nicodemo. Le scritture evangeliche di Giovanni raccontano che, dopo la crocifissione, i due santi si recarono da Ponzio Pilato per reclamare il corpo di Gesù per poterlo preparare alla sepoltura. Una volta ottenuto lo lavarono con cura dal sangue, lo cosparsero con aloe e mirra e infine lo avvolsero in un lenzuolo, quello che in seguito divenne noto come la Sacra Sindone.

Nel Medioevo iniziarono a circolare diverse leggende che narravano un particolare omesso dai vangeli ufficiali: Giuseppe e Nicodemo avrebbero conservato alcune gocce del sangue di Gesù in un recipiente, come reliquia del proprio maestro, che in seguito avrebbero spartito fa loro. Quel recipiente, consacrato dal sangue mistico, divenne il Santo Graal.

Secondo la tradizione inglese Giuseppe di Arimatea fu il primo custode del Graal perché avrebbe conservato il recipiente durante il suo viaggio verso Avalon (Glastonbury) dove consegnò il prezioso oggetto ai Cavalieri Templari.

Al contrario, la leggenda francese vuole che Giuseppe lo avrebbe portato con sé nel viaggio di evangelizzazione in Francia, Spagna, Portogallo e Inghilterra, dove infine il Graal andò perduto. A questo punto soltanto un cavaliere senza paura e senza colpa avrebbe potuto ritrovarlo.

Tutte le leggende graaliche nacquero intorno al XII secolo e furono raccontate in due narrazioni principali: il "Parsifal" di Wolfram Von Eschenbach e il "Joseph d'Arimathie" di Robert de Boron ed è a quest'ultimo che si deve l'avvicinamento della leggenda al ciclo arturiano.