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Il Grande Reset di Davos non prevede una fine non appena si ra | 🇱🇷Angeli🦅della luce 🇮🇹 Channel

Il Grande Reset di Davos non prevede una fine non appena si raggiunge una determinata quota di vaccinati. Il Grande Reset di Davos prevede sostanzialmente l'instaurazione di una società totalitaria dove l'esibizione del passaporto vaccinale è la regola, non l'eccezione temporanea. Il fatto che la Danimarca abbia abbandonato completamente l'operazione terroristica del coronavirus non è dovuto all'80% (presunto) di popolazione vaccinata. Se seguissimo questa linea di pensiero, allora non si comprende perché Israele che ha dichiarato di aver raggiunto la stessa percentuale di vaccinati va avanti con le somministrazioni e i passaporti vaccinali così come l'Italia che a detta del generale Figliuolo, l'uomo delle bare di Bergamo, ha raggiunto percentuali simili.

L'Italia invece prosegue nel tentativo disperato sia di aumentare le vaccinazioni sia di adottare in maniera permanente le nuove leggi razziali vaccinali che la Camera ieri ha già approvato in prima lettura. La spiegazione dunque del perchè alcuni Paesi arretrano e altri invece cerchino di andare avanti non va ricercata quindi nelle percentuali di vaccinati. Va ricercata nel fatto che le classi politiche di alcuni Paesi particolarmente infetti da massoneria e lobby mondialiste quali Italia, Francia, Australia e Israele, il piano di Davos cerca di proseguire suscitando però un malcontento sempre più grande tra le popolazioni di questi Paesi. In altri invece arretra e perde pezzi. Se consideriamo il fatto che le tre superpotenze mondiali, quali USA, Russia e Cina non hanno dato vita a nessun passporto vaccinale assieme al fatto che diversi Paesi europei, come Danimarca, Svezia e Norvegia, hanno tolto le restrizioni, arriviamo alla conclusione che Davos non sta avanzando. Il Grande Reset continua a perdere pezzi. Il Nuovo Ordine Mondiale non sta vincendo la partita sullo scacchiere geopolitico globale.