Get Mystery Box with random crypto!

SCENARI DISTOPICI La nostra battaglia contro il virus è arriv | Weltanschauung Italia

SCENARI DISTOPICI

La nostra battaglia contro il virus è arrivata a un punto fermo. Finalmente, possiamo dire di averlo sconfitto. Abbiamo trovato il sistema, per rendere stabile la curva del contagio. Nessuna impennata, nessuna crescita, nessuna accelerazione. Rimane lì, dov'è. E questa è la nostra vittoria. Aver trovato il modo, per tenerlo sotto controllo. Senza avere più paura. Dell'imprevisto, dell'imprevedibile, dell'incontrollato. Del mostruoso. Il virus circola, ma senza mettere più a rischio la vita della collettività. Di più non potevamo chiedere. In questo giorno di festa, per tutti voi, anzi, per tutti noi, vi ricordiamo le nuove regole, della nostra vita comunitaria: vaccino ogni quattro mesi, mascherine nei luoghi chiusi tutto l'anno, e all'aperto, da ottobre ad aprile, didattica a distanza, lavoro agile, telemedicina, gel igienizzante per le mani da avere sempre con sé, vaccinazione obbligatoria per ogni servizio, lavoro e attività, per ritrovarci in sicurezza. Di più, non potevamo fare.

In questo giorno di gioia, il nostro pensiero va ai nostri fratelli non vaccinati, sconfitti dall'impietosa crudeltà di un virus, che ci ha costretto alle scelte più drastiche. Solo col loro isolamento, la loro reclusione, il loro confinamento, è stato possibile regalare nuovamente all'umanità, un futuro. E' tempo di perdonare. E' tempo di cancellare il rancore, l'odio, la violenza. Possiamo ora dire, che il loro sacrificio, è stato necessario. Resterà nella memoria degli uomini, il luogo ove sono stati deportati, ammassati e sterminati, per tutte le malattie che portavano con loro. Proteggerli è stato necessario. Verrà istituito un giorno, di ogni anno, alla loro memoria. Ricorderemo i campi, purtroppo resisi necessari, per il bene dell'umanità. Costruiremo monumenti che riportino il nome di ciascuno di loro. Morti per il bene comune. Per renderci liberi. Per salvarci. Perché tutto questo non si ripeta. Perché nessun uomo possa dubitare o ribellarsi alla scienza. Perché nessun uomo possa rifiutare la vaccinazione volontaria. Perché nessun uomo possa ancora pensare di essere un individuo privato della sua comunità.
Il ricordo vada ai nostri fratelli. Il nostro sguardo, fermo attento solidale, alla vita che ci attende. Liberi dalla paura del virus. Di nuovo insieme. Mascherati, igienizzati, vaccinati. Per sempre.