2022-09-01 08:09:44
Anche oggi Gesù è presso il lago, immagine dei luoghi dove peschiamo per vivere, e dove spesso falliamo e sperimentiamo frustrazione e vuoto. Per compiere la sua missione ha bisogno di una barca, perché la folla gli fa ressa intorno. Per questo si leva in piedi come “risorgendo” dal sepolcro dell'anonimato della massa, dove il demonio, sollecitando la paura di essere giudicati e rifiutati, ci spinge a confondere le nostre cicatrici con quelle degli altri, e così impedire alla salvezza di trovare il destinatario. Nella folla infatti, il mal comune è mezzo gaudio, perché i peccati perdono i loro proprietari; indossano la maschera del bene perché nel mondo, “costruiamo regole morali che consentono la convivenza in quel dato contesto storico. Non esistono peccati ma esistono reati. Quando finisce un’epoca, finisce anche una morale, si verifica una rivoluzione che smantella la vecchia architettura per costruirne un’altra” (Eugenio Scalfari). Ma con la sua resurrezione Cristo ha inaugurato un’epoca nuova, agganciata qui in terra all'eternità celeste, fondata sull’immutabile Verità del suo amore: Gesù si leva in piedi dalla notte nella quale era sceso per distruggere la morte che afferra chi costruisce “nuove architetture” perché confuso nella massa “sballottata qua e là da qualsiasi vento di dottrina”. Si leva per vedere le barche ormeggiate alla sponda dello sconforto; il suo amore non si lascia afferrare dalla massa, ma giunge a ciascuno ormai sceso dalla barca e arreso al fallimento, e lo guarda e ama come l'unico uomo sulla terra. Gesù vuole proprio quelle barche per salirvi e farsi pescatore con quei pescatori, socio del loro non aver preso nulla. Gesù vuole te così come sei, per farsi uno con il tuo fallimento, e lì, accanto a te, pregarti di scostarti un poco da terra. E' il primo passo, frutto dell'iniziativa di Gesù che solo dopo essersi donato a noi ci chiede di aprirci un poco a Lui. Ma quel "poco" è decisivo: è quando ascoltiamo il Kerygma, l'annuncio del Vangelo, lo accogliamo e cominciamo a camminare nella Chiesa. Solo chi ascolta Gesù che lo ammaestra seduto nella sua comunità, e sperimenta il potere della sua Parola può fidarsi di Lui sino a gettare le reti proprio dove aveva fallito. E lì contemplare il miracolo che trasforma la solitudine e il fallimento dell'egoismo in sovrabbondanza di vita, e vita donata. Siamo stati pescati mentre ci dibattevamo nei fallimenti ai quali ci avevano consegnato i nostri peccati. Ora, perdonati e colmi della vita nuova di Cristo, siamo trasformati in apostoli e inviati con Pietro e la Chiesa ad entrare in ogni giorno gettati nell’esilio di tanti figli di Dio dispersi dal demonio. La nostra vita è per loro, gettata da Dio come una rete di misericordia per riportarli a casa. Con la sua Parola ci pesca dal mare nel quale con le reti di superbia abbiamo cercato di pescare affetti per saziarci, e ci trasforma in pescatori di uomini che si donano a loro per condurli a Lui, unica salvezza per ogni uomo.
205 views05:09