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Ovviamente, resta un grosso problema da risolvere: una tale mo | Gianpaolo Usai

Ovviamente, resta un grosso problema da risolvere: una tale modifica del sistema elettorale dovrebbe essere fatta proprio da quel parlamento che, una volta insediato, rischierebbe di essere mandato a casa prima del previsto dai suoi stessi elettori. Quindi loro, di loro spontanea volontà, non lo faranno mai.

E siccome in Italia non esiste nemmeno lo strumento del referendum propositivo, una legge del genere non potrà mai essere nemmeno il risultato di una richiesta popolare.

A noi elettori non resta quindi che una possibilità: non dare più il voto nessuno, finché a) non sarà stato creato un sistema di “recall” anche per noi, oppure b) non sarà stato introdotto il referendum propositivo, ovvero la possibilità da parte dei cittadini di proporre loro stessi una regola come appunto quella del “recall”.

Fino ad allora, ogni voto dato sarà comunque un voto sprecato, anche da parte di coloro che continueranno a dare il voto al “meno peggio”, con la giustificazione che “tanto sono se non li voto io li vota qualcun altro”.

È proprio questo il meccanismo su cui fa conto il potere, che cerca di perpetuarsi grazie al fatto che siamo sempre noi, in un modo o nell’altro, a legittimarlo.

Finchè, appunto, non smetteremo di farlo.

Massimo Mazzucco