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Il massacro di Buffalo e la teoria del complotto più letale al | Un Punto Fermo❣️ #podcast

Il massacro di Buffalo e la teoria del complotto più letale al mondo

Gendron si definisce un fascista, un ecofascista, un accelerazionista e un suprematista bianco. Gendron ha messo al centro del suo universo valoriale una precisa teoria del complotto: quella della “sostituzione etnica”. Ovviamente, la teoria non ha alcuna aderenza con la realtà né la minima base statistica.

Solo negli ultimi mesi, annota un articolo di VICE, negli Stati Uniti decine tra parlamentari e candidati repubblicani hanno rilanciato la leggenda della “sostituzione etnica” in un modo o nell’altro, incolpando i democratici e le solite fantomatiche élite.

La questione va ben al di là degli Stati Uniti, ovviamente.

Nelle ultime elezioni presidenziali francesi la “sostituzione etnica” ha dominato in lungo e in largo il dibattito pubblico a causa della candidatura di Eric Zemmour – il maggior propagandista francese della teoria.

Anche da noi gli esempi abbondano. Matteo Salvini ha detto più volte che in Italia è in corso una “sostituzione etnica” o addirittura “il genocidio contro il popolo italiano”, citando pure il cosiddetto “piano Kalergi” (un’ennesima variazione sul tema elaborata dal neonazista austriaco Gerd Honsik).

E anche Giorgia Meloni, ossia la leader di quello che secondo i sondaggi è il primo partito italiano, si è detta convinta che dietro “l’immigrazione incontrollata” ci sia “un disegno di sostituzione etnica in Italia”.

Insomma: il mito della “sostituzione etnica” è sia un terrificante vettore di radicalizzazione, che un argomento politico legittimo e legittimato. Ed è proprio tale caratteristica a renderla la teoria del complotto più letale al mondo, almeno in questo momento storico.