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• Ha smantellato i Centri di epidemiologia e prevenzione; • no | Sandro Torella

• Ha smantellato i Centri di epidemiologia e prevenzione;
• non ha effettuato la sorveglianza epidemiologica attraverso i modelli matematici sviluppati dal gruppo Epico- necessari per coordinare azioni locali di contenimento in caso di epidemie - basandosi, invece, sull’analisi dei social media, come da direttive da parte di WHO/OMS e UE;
• non ha aggiornato e neppure attuato il piano pandemico;
• ha attribuito, in accordo con Ue, ad inizio «pandemia, al virus definito come “ sconosciuto”, un gruppo di rischio biologico 2, cioè «virus con scarsa diffusione sulla comunità e con terapie e vaccini a disposizione », che, di fatto, corrisponde quindi ad un agente “conosciuto”, e che prevede una gestione sanitaria di tipo ordinario; pertanto, non dovevano essere applicate le misure restrittive /straordinarie stabilite in caso di pandemia e corrispondenti

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ad un gruppo di rischio biologico 4», né poteva essere imposto il vaccino come ultima soluzione terapeutica;
• ha alterato il processo di cura nel percorso domiciliare, impedendo al medico di condurre un corretto iter diagnostico secondo «scienza e coscienza» che potesse escludere ogni altra patologia curabile a domicilio;
• ha disincentivato l’esecuzione delle autopsie, necessaria per conoscere la reale causa di morte;
• ha indirizzato i pazienti in ospedale verso le costosissime terapie antivirali e la ventilazione meccanica, seguendo le linee WHO, che indicavano la «vigile attesa»;
• ha alterato il processo di cura nel percorso ospedaliero, sostituendo il tampone (inattendibile al100%) al medico nella conferma diagnostica di COVID 19;
• ha scientemente mantenuto un vecchissimo sistema di classificazione e codifica delle malattie, l’ICD-9-CM, che avrebbe dovuto essere abbandonato da anni per essere sostituito dall’ICD-10,

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come richiamato da diversi riferimenti normativi italiani ed europei e del quale non è neppure stato fatto l’aggiornamento biennale, con ciò favorendo una disomogeneità ed una distorsione dei dati.
• Ha completamente ignorato le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n. 81/2008 , in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che richiama più volte, in merito ai vaccini, i requisiti di efficacia, immediata disponibilità, non somministrazione ai soggetti immuni;
• ha sostituito all’efficacia del vaccino la sperimentalità dello stesso ed ancor di più ne ha obbligato la somministrazione anche a soggetti già immuni - con il Decreto Legge n. 44/2021, convertito in legge 28 maggio 2021 n. 76, concernente l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari - in totale violazione del su citato Decreto Legislativo n. 81/2008;
• ha violato le disposizioni di cui al Decreto Ministero della salute del 7 settembre 2017 ed, in Europa, al Regolamento n.726/2004,

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in ordine al c.d. uso compassionevole di farmaci/vaccini sperimentali, consentito per “gruppo di pazienti“ con malattia cronica o gravemente invalidante;
• ha disposto - nonostante l’appartenenza di SARS COV 2 al gruppo di rischio biologico 3 non possa consentirlo tecnicamente - la vaccinazione obbligatoria, e per giunta di massa (in base alla Road Map europea), sfruttando l’uso compassionevole, tramite utilizzo di farmaci/vaccini sperimentali OGM, previsto nel caso in cui non siano disponibili terapie efficaci. Il gruppo di rischio biologico 3, al contrario, contempla per sua definizione la disponibilità di cure appropriate ;
• la Road Map europea è stata preparata nel 2018, prevedendo già nel 2019 contratti di appalto congiunto (pubblico /privato) per acquisti e fornitura di vaccini in previsione di una pandemia e conseguente passaporto vaccinale entro il 2022.

Conclusioni
Concludendo, in estrema sintesi, sono venuti meno, da parte di WHO, UE e Italia, ciascuno nel proprio ambito di competenza:
• coordinamento, vigilanza e controllo, in ordine a:
1.