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Lunedì Report ha parlato della storia del gruppo di medici ber | Dott. Stefano Manera

Lunedì Report ha parlato della storia del gruppo di medici bergamaschi che lanciò al mondo l'allarme sul Covid, ma fu accusato di tradimento.
Questa è stata in parte anche la mia storia.
Spesso la verità è scomoda e dispiace a qualcuno. Ma saperla può salvare vite umane.
La storia del Covid è costellata di non detti, omissioni e falsità.

A marzo 2020 un gruppo di medici bergamaschi, prima firma Mirco Nacoti, scrive alla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine: raccontarono che la situazione era fuori controllo e non si era preparati.
Si raccontava che la maggior parte degli ospedali era sovraffollata e prossima al collasso, mentre non erano disponibili farmaci, presidi, ossigeno e dispositivi di protezione individuale.
I pazienti giacevano su materassi per terra e il sistema sanitario faticava a fornire servizi regolari.

Ma la verità dei fatti dalle istituzioni venne percepita come un tradimento.
Giulio Gallera, allora assessore al Welfare della regione Lombardia, scrisse alla direttrice generale dell’ospedale Giovanni XXIII: "Questa cosa è gravissima e inqualificabile. Una coltellata alla schiena con ripercussioni mondiali. Vergognoso".

Il 21 marzo 2020 fui chiamato in diretta su RAI2 ad Agorà proprio insieme a Gallera e quando in studio capirono che dicevo cose “scomode” il mio intervento venne tagliato.

È penoso osservare che la verità sia sempre e comunque parzialmente rappresentata come nel caso del docufilm “Covid 19, 12 mesi di pensiero critico” realizzato da La Verità e pubblicato sul sito della testata.
Mi domando come mai sia stato realizzato un docufilm in cui si racconta la storia del Covid tuttavia omettendo delle parti e dei protagonisti fondamentali.
Come mai improvvisamente alcuni personaggi di un certo ambiente romano comparsi improvvisamente solo nell’estate 2021 siano diventati paladini della simbolica battaglia del bene contro il male, sostenuti con forza da alcune redazioni giornalistiche (sempre romane, compresa una nota radio antisistema) non è dato di sapere.

Inspiegabile, o forse no. Tristemente – come sempre – tutta questione di politica e ambizione.