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Cerco sempre di vedere la realtà da prospettive diverse. La m | Dott. Stefano Manera

Cerco sempre di vedere la realtà da prospettive diverse.

La mia domanda è se oggi, 8 marzo, sia la festa della donna o dell'ipocrisia.

Fino a quando assisteremo a donne che vendono il loro corpo su un social o su qualche viale cittadino, a donne costrette a indossare un burqa, costrette ad essere sottomesse all'uomo e a non poter decidere per loro stesse, dubito che ci possa essere realmente qualcosa da festeggiare.

Nell’ambito della violenza sulle donne, al netto dei buoni propositi e delle belle frasi di circostanza, negli ultimi anni le cose sono peggiorate.
Sono aumentati gli atti persecutori e i maltrattamenti, così come le violenze sessuali anche tra le mura domestiche.
L’incidenza delle donne sul totale delle vittime si mantiene pressoché costante, attestandosi intorno al 75% per gli atti persecutori, 80% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori addirittura intorno al 90% per le violenze sessuali.

In Italia 3 donne su 10 non sono titolari di conto corrente bancario e 4 donne su 10 dipendono economicamente dal marito.
Una donna su cinque non lavora più dopo la nascita di un figlio e viene estromessa dal mercato del lavoro.
Questo porta alla violenza economica: una forma di violenza domestica ricattatoria che getta le basi per la più subdola violenza psicologica.

C'è ancora tanta strada da fare perché la festa della donna non sia semplicemente una ricorrenza da festeggiare una volta all'anno con un mazzetto di mimosa o una cena a lume di candela, ma diventi uno stato permanente, autentico e quotidiano.
Comunque sia, buona festa a tutte le Donne.

Con sincerità.

Dott. Stefano Manera