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Comunicato Stampa EAV: SERVIZIO PUBBLICO O TAXI PRIVATO? La | SPOTTED 'VESUVIANA - TRASPORTI

Comunicato Stampa

EAV: SERVIZIO PUBBLICO O TAXI PRIVATO?

La dirigenza EAV e l’amministratore Umberto De Gregorio continuano a stupirci.

Dopo lo stop improvviso e senza preavviso della circolazione tra Quarto e Licola dei giorni scorsi, ecco le nuove gesta dei nostri supereroi lautamente pagati con denaro pubblico.

Ieri, infatti, è stato predisposto un treno straordinario per accompagnare un centinaio di persone ad una festa privata.
Si, avete capito bene, una festa privata: sembra il compleanno di un rampollo appartenente alla “Napoli bene”.

Il treno è partito alle 18.56 da Montesanto, ha effettuato un’unica fermata, al corso Vittorio Emanuele, per far salire gli “invitati” alla festa, che lì si erano dati appuntamento alle 19.00, ed accompagnarli fino alla fermata Fusaro (direttamente, senza fermate intermedie), dove hanno potuto rumorosamente festeggiare alla Casina vanvitelliana (e qui crediamo che anche il sindaco di Bacoli, così illuminato e trasparente, debba dare qualche spiegazione).

Non solo, alle 23.00 gli invitati hanno ripreso lo stesso treno per essere riaccompagnati al Corso Vittorio Emanuele (e certo, mica li si poteva lasciare a piedi…) e da lì ritornare presso le loro abitazioni.

La vicenda dovrebbe suscitare sconcerto, per come un servizio pubblico - finanziato con le tasse dei cittadini - possa assumere le sembianze di un taxi a disposizione di facoltosi invitati, dando un sonoro schiaffone agli utenti che quotidianamente sono alle prese con i disservizi causati dall’ormai nota, e sotto gli occhi di tutti, incapacità gestionale della dirigenza e del presidente dell’EAV.

A questo punto ci piacerebbe sapere, a proposito della trasparenza propagandata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che parlò ad inizio mandato dell’amministrazione della cosa pubblica come di una casa di cristallo, quanto è costato effettuare all’EAV questo servizio taxi privato e quanto ha incassato l’azienda.

Ma, ammesso e non concesso che l’EAV ci abbia guadagnato dei soldi (e, insistiamo, ci piacerebbe saperlo) la questione assume un aspetto più che politico, etico: è giusto, ci chiediamo, mettersi proni alla volontà di facoltosi e sicuramente influenti cittadini quando per il ruolo specifico di servizio pubblico bisognerebbe fare tutto il possibile per alleviare i disagi dei “normali” cittadini e non distrarsi con simili trastulli?
La risposta è ovvia, secondo noi.

È sbagliato pensare male, ma è lecito domandarsi se non ci sia qualche attinenza con l’inizio della campagna elettorale per le politiche o addirittura qualche “favore” da restituire per le passate elezioni comunali e regionali.
Ma questo sicuramente non sta a noi appurarlo, ci sono altri soggetti che potrebbero approfondire (o farlo passare sotto silenzio a seconda della convenienza) l’episodio, gravissimo a nostro avviso. Gli organi di stampa, ad esempio. O la magistratura, se fossero ravvisati profili di illegalità.

Questa vicenda, infine, ci riporta alla mente Alberto Sordi in una celebre scena del film il Marchese del Grillo, di Mario Monicelli, da cui la celebre frase che il marchese rivolge ad un gruppo di popolani “Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo!”

Coordinamento aziendale EAV - USB TRASPORTI