Il Dipartimento di Giustizia di Biden venerdì ha formalmente f | Silvio Fabbri - Canale

Il Dipartimento di Giustizia di Biden venerdì ha formalmente fatto ricorso contro il rifiuto di un giudice britannico alla richiesta degli Stati Uniti di estradare Julian Assange, confermando l'intenzione della nuova amministrazione di correre con le accuse di spionaggio del suo predecessore contro l'editore di WikiLeaks nonostante gli avvertimenti che il caso mette in pericolo la libertà di stampa in tutto il mondo.

"Sì, abbiamo presentato un appello e stiamo continuando a perseguire l'estradizione", ha detto Marc Raimondi, un portavoce del Dipartimento di Giustizia, all'AFP venerdì, il termine ultimo per gli Stati Uniti per appellarsi alla sentenza del giudice Vanessa Baraitser del mese scorso.

Come Common Dreams ha riferito all'epoca, mentre Baraitser ha accettato la maggior parte delle accuse che il Dipartimento di Giustizia Trump ha mosso contro Assange nel suo atto d'accusa del 2019 - che accusa il fondatore di WikiLeaks di 17 capi d'accusa per violazione della legge sullo spionaggio - il giudice ha negato la richiesta di estradizione degli Stati Uniti sulla base del fatto che il brutale sistema carcerario americano rappresenterebbe una minaccia per la vita di Assange.

Se estradato negli Stati Uniti, Assange potrebbe affrontare fino a 175 anni in una prigione di massima sicurezza - condizioni in cui Assange probabilmente si suiciderebbe, ha avvertito Baraitser nella sua decisione.

"Deludente che l'amministrazione Biden faccia questo, dato l'effetto agghiacciante che il continuo inseguimento di Julian Assange avrà sulla libertà di stampa", ha twittato Stefan Simanowitz, responsabile media di Amnesty International per l'Europa, in risposta all'appello dell'amministrazione Biden.

In previsione del deposito del DOJ, la Courage Foundation - un'organizzazione dedicata alla difesa degli informatori - ha detto in una dichiarazione giovedì che, se confermato come procuratore generale di Biden, Merrick Garland dovrebbe "dare un nuovo sguardo all'accusa" di Assange e "abbandonare il caso".

"Il caso Assange rappresenta la più grave minaccia alla libertà di stampa in una generazione", ha detto il gruppo. "Non si tratta di Julian Assange come persona. Si tratta di sapere se il governo degli Stati Uniti rispetterà il ruolo del giornalismo nella vita democratica (come controllo delle istituzioni potenti)".

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