2020-08-13 19:00:36
#recensione |
Batman il ritornoIl Batman di
Tim Burton del 1989 ha creato un'icona e lanciato il cavaliere oscuro nell'olimpo di Hollywood. Prima si pensava a Batman come a quello scanzonato e fumettoso di Adam West, ma dopo la cura Burton Batman è diventato una cosa seria.
Cupo, tormentato, oscuro, sfaccettato, quasi tanto mostro quanto i suoi avversari (nel primo il nemico era il grandioso
Joker di
Nicholson).
Questo sequel del 1992 porta avanti ed espande il discorso cominciato col primo film.
Batman deve vedersela con un Natale cupo e nero, macchiato da omicidi, rapimenti di fanciulli, intrighi politici e la nascita di un sottobosco di nuovi villain, psicopatici e mostruosi tanto quanto l'uomo pipistrello.
Parliamo in altre parole di
Catwoman (
Michelle Pfeiffer) con le sue nove vite e la migliore incarnazione mai avvenuta sul grande schermo, folle e bellissima, avanti anni luce rispetto alla Hataway di
Nolan.
Parliamo del
Pinguino, vendicativo ex fanciullo deforme dall'infanzia traumatica incarnato alla perfezione da
Danny De Vito, e del magnate corrotto e senza scrupoli
Max Schreck, che punta a conquistare Gotham togliendo di mezzo chiunque si intrometta nel suo cammino, impersonato del mefistofelico
Christopher Walken.
Parliamo di un film dove il soprannaturale si fonde con ciò che è normale, dove una città dall'aspetto mai più così barocco e decadente viene deformata e assurge a mezzo espressivo (dopo la nascita di Catwoman, alle sue spalle la scritta "hello there" al neon è diventata "hell here") e dove la vera identità dei protagonisti emerge quando sono in costume, mentre il loro volto da cittadini rispettabili è la maschera che portano (cioè la faccia di Bruce, di Selina).
Di culto le musiche di
Elfman e certe sequenze distorte partorite dalla mente geniale di Burton.
Stasera in prima serata su
Italia 2.
Voto: 3,5/5 #Rick
@settimaArte
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