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2/2 “Essere non vegani significa pensare che sia accettabile | Scuse onnivore

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“Essere non vegani significa pensare che sia accettabile depredare, mercificare e altrimenti tormentare gli innocenti. Significa negare attivamente i diritti e l'autonomia corporea di altri esseri senzienti e trattarli in un modo che detesteremmo se fossimo trattati nella stessa maniera. Il risultato di questa presa di posizione immorale è il massacro, la mutilazione e la schiavitù ingiustificate di un numero insondabile di esseri, ognuno dei quali non ha fatto altro che essere stato portato all'esistenza come una specie diversa dalla nostra.

Esistere come un non umano, specialmente come un pesce, un mammifero o un uccello significa quasi inequivocabilmente sperimentare la sofferenza per mano e le armi della nostra specie prima di essere letteralmente trasformati in feci, il tutto da una specie che possiede sia l'agenzia morale di conoscere meglio e la capacità di fare altre scelte per soddisfare i propri bisogni e desideri fisiologici.

Non esiste alcun argomento valido contro la posizione etica del veganismo, poiché non esiste un argomento valido per essere a favore dell'ingiustizia, del tormento e della schiavitù.

Hai la capacità di scegliere la moralità e la ragione rispetto al sadismo e alla malizia. Riconosci gli animali per gli individui che sono, individui che possiedono la volontà di vivere e il desiderio di evitare il dolore proprio come fai tu, quindi comportati in conformità con quel riconoscimento essendo vegano”.