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Sul mio sciopero della fame con Davide Tutino di Sabrina Aguia | Sara Cunial

Sul mio sciopero della fame con Davide Tutino
di Sabrina Aguiari, Responsabile Organizzativo VITA

Oggi mi unisco alla staffetta di digiuno in sostegno allo sciopero della fame che Davide Tutino ha iniziato un mese fa, il 3 giugno 2023.

Davide Tutino sta offrendo il proprio corpo in modo plateale perché si possa pubblicamente veder segnato il lungo passare del tempo in cui resta ignorata la richiesta di esercitare il diritto di espressione d’opinione, malgrado l’urgenza e la rilevanza vitale dell’opinione stessa che egli vuole esprimere: smettere di alimentare la Guerra.

Oltre a voler dare vicinanza e sostegno a questa azione che cerca di richiamare l’attenzione dei media, c’è un’altra ragione che mi spinge ad adottare almeno per un giorno questa forma di protesta a tratti paradossale, che sembra punire e stressare il corpo di chi si oppone, senza apparentemente attaccare direttamente coloro che stanno compiendo l’azione che si vuole contrastare.

E’ certo che io non intenda rendere più facile il compito ai camerieri delle invisibili e ubique élites, le quali ossessivamente stanno perseguendo modi per fiaccare le masse di popolazione nel corpo, nella psiche, nel potere d’acquisto e nella libertà di movimento, fino anche nella fede.

Piuttosto, partecipando a questa piccola azione, intendo contribuire a contrastarli sul piano della volontà e dello spirito, nel quale si trovano posizionati insieme ad una compagnia che sento essere ridotta minoranza.

Poco digiuno intenzionale aiuta a ricordarci che possiamo controllare e definire in quale dei molti modi possibili vogliamo prenderci cura dei nostri bisogni. Ci consente di pulire e tonificare i punti di contatto, le dogane tra il mondo esterno e quello interno; permette di esperire livelli di concentrazione maggiori, e perfino l’avvio di processi di disintossicazione, fisici, mentali, linguistici e spirituali.

LEGGI LA LETTERA https://www.votalavita.it/sul-mio-sciopero-della-fame/