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Covid-19 e Vaccini. Marco: “Mi maledico per aver deciso di far | Sa Defenza Channel

Covid-19 e Vaccini. Marco: “Mi maledico per aver deciso di farmi vaccinare”

4 settembre 2021


Svolgo attività che mi vedono frequentare molte persone con continuità – racconta Marco – e non ce la facevo più a fare tamponi ogni 48 ore per cui mi sono sottoposto alla prima somministrazione del vaccino Pfizer. Il giorno successivo avevo un forte dolore e bruciore al braccio che, tuttavia, sono riuscito a calmare con del ghiaccio. Ma nei giorni a seguire venivo sopraffatto da altri sintomi che riguardavano le vie respiratorie. Soprattutto la notte che non potevo sdraiarmi perché non riuscivo a respirare col naso e dovevo stare a bocca aperta per prendere aria, quasi fossi in apnea. Accusavo anche dolori al petto che mi impedivano di respirare adeguatamente”.
Marco, è una persona che è costretta già a prendere molti farmaci perché soffre di epilessia e questo dato è importante per quanto affermerà qui di seguito lui stesso.
Purtroppo – puntualizza Marco – pur tentando di sopportare i sintomi che ho iniziato ad accusare, questi mi stanno debilitando troppo, perché la notte non dormo per cui ho deciso, giovedì scorso di farmi accompagnare dalla mia compagna presso l’ospedale…(qui omettiamo il nome della ASL, sempre per garantire la privacy del caso) per ricevere un‘assistenza sanitaria che potesse tranquillizzarmi“.
Questa seconda esperienza– aggiunge Marco – come già accaduto nel point sanitario dove mi sono recato la prima volta per farmi somministrare il vaccino, è risultata anche in questo caso negativa. Infatti, già il giorno del vaccino, prima della somministrazione del farmaco, nessuno si è preoccupato di chiedermi se avessi patologie in atto che sarebbero potute entrare in conflitto con il vaccino; così come, quando sono stato successivamente nell’altra ASL di Roma per i sintomi di malessere che accusavo, nel momento in cui sono stato io ad informare, spontaneamente, i sanitari, che assumo ben 5 farmaci per la mia patologia, mi è stato detto dagli stessi che questo non costituisce un problema e che i sintomi che accuso non possono sapere se sono da collegare al vaccino che ho ricevuto. Anzi, mi è stato già detto che dovrò sottopormi alla seconda dose“.
Marco, è tuttavia rimasto in ospedale dal pomeriggio/sera, per tutta l’intera notte, senza cena, né colazione e senza che gli prestassero cure per alleviare i problemi fisici che stava vivendo, né veniva sottoposto a ricerche mediche. Fatto sta che Marco ha passato un’altra notte in bianco perché se si stendeva sul letto non riusciva a respirare. La mancanza di assistenza sanitaria che Marco ci ha raccontato, lo ha spinto a decidere di uscire dall’ospedale per ricercare un’assistenza sanitaria che potesse prendersi cura delle sue problematiche e monitorare quanto lo stesso sta accusando fisicamente.
L’esperienza raccontata da Marco, ci porta, inevitabilmente, a chiederci: “siamo sicuri che tutte le reazioni avverse denunciate dai pazienti che si sono sottoposti ai vaccini anti covid-19, vengono documentate nei protocolli di monitoraggio di AIFA?” Il dubbio è abbastanza forte, perché quanto capitato a Marco, da come si legge in molti altri spazi (prevalentemente del web), è capitato anche a molte altre persone (senza considerare quelle che hanno avuto esiti più disastrosi, ovvero, sono decedute e non possono raccontare cosa hanno vissuto) e che le ASL non registrano, è facile pensare che i dati che ci forniscono, riguardo le reazioni avverse ai vaccini, potrebbero non essere reali.

https://www.meridiananotizie.it/2021/09/sanita/covid-19-e-vaccini-marco-mi-maledico-per-aver-deciso-di-farmi-vaccinare/