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UCRAINA COLPISCE RAFFINERIE DI PETROLIO IN PROFONDITÀ NELLA RU | Giubbe Rosse

UCRAINA COLPISCE RAFFINERIE DI PETROLIO IN PROFONDITÀ NELLA RUSSIA
L’Ucraina ha intensificato gli attacchi di droni contro raffinerie di petrolio all’interno della Russia, in quello che i funzionari descrivono come uno sforzo crescente per colpire l’economia del paese.
Nel secondo giorno consecutivo di attacchi alle infrastrutture energetiche russe, sono state confermate esplosioni in siti nel cuore del paese come Ryazan, Kstovo e Kirishi.
Gli impianti danneggiati, situati tutti a centinaia di chilometri dal confine con l’Ucraina, rappresentano circa il 10% della capacità totale di lavorazione del petrolio della Russia.
Un funzionario ucraino a conoscenza degli attacchi ha affermato che il servizio di sicurezza statale ha utilizzato i droni durante la notte in “una serie di operazioni speciali contro le raffinerie di petrolio nemiche”. Il funzionario ha aggiunto che l’Ucraina sta “attuando sistematicamente una strategia dettagliata . . . privare il nemico di risorse e ridurre il flusso di petrolio e carburante”. (Fonte: Financial Times)

La strategia ucraina è chiaramente dettata da Washington. La battaglia sul terreno è vista ormai come compromessa. Dunque, si punta a indebolire la Russia colpendo asset militari come la navi della flotta del Mar Nero o raffinerie di petrolio. Gli USA traggono il massimo vantaggio da questa situazione: riescono a indebolire la Russia senza esporsi direttamente, lasciando che il costo sia pagato, oltre che dall'Ucraina, dagli alleati europei. Fino alle elezioni americane di novembre andrà avanti così, salvo clamorosi e improbabili colpi di scena.

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