2023-06-30 14:28:01
Robert F. Kennedy Jr. esprime la sua profonda empatia per il popolo ucraino e condanna fermamente l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin. Esprime inoltre preoccupazione per l'espansione della NATO, il ritiro degli Stati Uniti dal trattato INF e il rifiuto dell'accordo di pace dell'aprile 2022 da parte dell'Occidente.
Rifacendosi alla convinzione dello zio presidente Kennedy sull'importanza di evitare la guerra, Kennedy Jr. sottolinea il suo legame personale con il conflitto, ricordando che suo figlio si era offerto volontario come mitragliere per un'unità delle forze speciali ucraine durante l'offensiva di Kharkiv.
Sostiene che la guerra sarebbe potuta finire nell'aprile 2022, quando Putin e Zelensky firmarono un accordo di pace. Tuttavia, afferma che gli Stati Uniti e la NATO hanno inviato Boris Johnson per sabotare l'accordo, che avrebbe portato al ritiro delle truppe russe dall'Ucraina in cambio della promessa che l'Ucraina non si sarebbe unita alla NATO.
Kennedy Jr. critica la natura per procura della guerra, affermando: "Da allora, sono stati uccisi 350.000 bambini ucraini. E l'abbiamo trasformata in una guerra per procura tra Russia e Stati Uniti. Ci avevano detto che era un'esercitazione umanitaria".
Egli sottolinea le dichiarazioni contraddittorie del Presidente Biden e del Segretario alla Difesa Lloyd Austin, che indicano che le motivazioni degli Stati Uniti in Ucraina non erano puramente umanitarie, ma piuttosto focalizzate sul cambio di regime e sulla degradazione dell'esercito russo.
Riferendosi all'approccio dello zio alle relazioni internazionali, Kennedy Jr. sottolinea l'importanza di comprendere le prospettive degli avversari e di riconoscere le loro legittime preoccupazioni in materia di sicurezza. Egli osserva che l'espansione della NATO nell'Europa orientale, nonostante le assicurazioni date alla Russia nel 1992, ha creato tensioni e diffidenza.
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1.3K viewsRossella Fidanza, 11:28