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Benetton parla di un buco di 100 milioni nel suo gruppo: si se | Rossella Fidanza

Benetton parla di un buco di 100 milioni nel suo gruppo: si sente tradito dagli amministratori della sua società. «Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale». Non me lo vedo tanto ingenuo, specialmente dopo tutto quello a cui abbiamo assistito post tragedia del Morandi relativo alla loro gestione di Autostrade (per le quali, peraltro, mi sembra i Benetton abbiano incamerato abbastanza denari da poter coprire questa voragine). Quando si leggono le sue affermazioni, tutto sembra essere riconducibile a crisi degli ultimi periodi. Nella realtà, il gruppo Benetton non se la passava bene da tempo, nonostante gli annunci strombazzati ovunque. Ricordo che il gruppo Benetton è stato tra le prime aziende italiane a quotarsi in borsa a New York, nel 1989. «Per Benetton Group la quotazione alla Borsa di New York ha rappresentato, e rappresenta tuttora, una conferma della propria identità internazionale e una significativa operazione di trasparenza, ha dichiarato Cassano, oltre che un’importante opportunità per assicurare liquidità al titolo e diversificare la base dell’azionariato.», dichiaravano nel 2004 quando festeggiavano i 15 anni di quotazione. Nel 2022, con la fusione di Autogrill nella svizzera Dufry e il delisting della holding Atlantia Benetton saluta la borsa italiana, dopo 35 anni di quotazione. «Per fortuna - ha detto Benetton - avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. » Sarò io malpensante, ma la quotazione in borsa, specie in quella di New York, richiede degli standard altissimi in fatto di controllo di gestione... è davvero plausibile che la scelta di uscire dalle quotazioni non sia stata fatta per gestire in modo più elastico una situazione non rosea? E' davvero plausibile che la proprietà non fosse a conoscenza del "buco da 100 milioni"?