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«In ogni forma superiore di tradizione la proprietà del suolo | Rivolta contro il mondo moderno

«In ogni forma superiore di tradizione la proprietà del suolo come proprietà privata fu un privilegio aristocratico-sacrale: alla terra hanno diritto solo coloro che hanno riti». «Gli schiavi, i senza nome e senza tradizione sono perciò stesso inabilitati al possesso della terra. Ovvero» «coesistono tipi distinti, anzi opposti, di proprietà, l'una aristocratico-proprietaria e differenziata trasmettentesi insieme alla carica, l'altra popolare e plebea». «Nella nobiltà tradizionale si stabiliva un rapporto misterioso - prendente inizio dallo stesso tempio o altare posto al centro della terra posseduta - fra gli dèi o eroi della gens, e questa stessa terra: è attraverso i suoi numi, e con netta accentuazione di un significato (originariamente non solo materiale) di possesso, di signoria, che la gens si legava alla sua terra, fino al punto che, per una trasposizione simbolica, e fors'anche magica, i limiti di questa» «apparivano sacri, fatidici, inviolabili, protetti da dèi uranici dell'ordine»: «quasi equivalenze, su di un altro piano, degli stessi limiti interiori della casta e della famiglia nobile. Si può dunque dire che a questo livello i limiti della terra, al pari di quelli spirituali delle caste, non erano limiti che asservivano, ma limiti che preservavano e che liberavano. Si può allora comprendere perché spesso l'esilio valesse come la pena di una gravità oggi poco concepibile: quasi un morire alla gente cui si apparteneva».
In questo caso, Evola si avvale del concetto di gens romana: persone che hanno un antenato, anche lontano, in comune e che sentono pure per questo motivo di appartenere ad un più o meno grande gruppo. Soprattutto nelle zone rurali d'Italia, l'eco del concetto di gens esiste ancora. Un altro esempio è quello dei clan scozzesi. È appena utile notare che la distruzione di questi gruppi tramite l'esaltazione della mobilità sociale, l'associazione prevalente del termine "clan" a persone legate dal desiderio di delinquere e simili aberrazioni sono espressioni tipiche del mondo moderno.