Oggi, come sempre, il nostro sostegno e la nostra solidarietà vanno a Marco Cappato che sta accompagnando una donna in Svizzera, nel segno della difesa della libertà e dell’autodeterminazione, di una disobbedienza civile obbligata da uno Stato che non riconosce il diritto dei singoli a decidere della propria vita.
Oggi, come sempre, ricordiamo a tutti e al prossimo Parlamento che la voce dei cittadini non può restare inascoltata, che sulle nostre vite vogliamo decidere e noi. La stessa voce che ha mosso iniziative popolari e che è rimasta vittima di un limbo inaccettabile.
Non è accettabile che persone a cui la vita ha prescritto sofferenze e patologie senza via d’uscita debbano migrare per raggiungere un diritto: il diritto all’eutanasia.
Il nostro impegno è forte, la nostra lotta non si ferma e per questo ringraziamo Marco Cappato, Filomena Gallo e tutta l'Associazione Luca Coscioni per tutto ciò che fino ad oggi è stato fatto e che speriamo al più presto di rendere non più necessario, insieme.
