È quasi solo grazie alla diffusione degli smartphone se in questi anni siamo riusciti ad assistere a immagini che documentano le violenze, le reazioni spropositate e i soprusi da parte delle forze dell’ordine in Italia.
Per porre fine alle violazioni delle leggi da parte di membri delle forze di polizia e per riaffermare il ruolo centrale di queste nella protezione dei diritti, è ora che anche in Italia vengano inseriti i codici o numeri identificativi individuali per le forze dell'ordine, come elemento importante di accountability.
Grazie all'impegno di Radicali, già nel 2012 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Ue in cui, alla raccomandazione n. 192, si sollecitavano gli Stati membri “a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo”. Diversi Stati dell’Unione europea hanno dato seguito a questa richiesta, ma non l’Italia.
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