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Il giornalista brasiliano che ha denunciato gli abusi sui minori del regime di Lula

Il giornalista investigativo, Wellington Macedo, cristiano evangelico e conservatore, descrive la sua persecuzione.

La mia vita professionale è stata normale, fino a quando ho iniziato a denunciare dipendenti pubblici di sinistra coinvolti in abusi sui bambini all'interno del nostro sistema scolastico, manipolazione di dati pubblici e corruzione.

Nel 2018 hanno provato a corrompermi con soldi e offerte di lavoro, ma non ho accettato. Nel settembre 2018, il governatore del Ceará, il comunista Camilo Santana, la sua vice governatrice Izilda Cela e il senatore Cid Gomes, insieme a più di 60 insegnanti delle scuole municipali, hanno intentato 70 azioni legali chiedendo il ritiro del mio documentario “Educação do Mal” da Internet, oltre alla compensazione finanziaria. Hanno perso ogni causa.

Dopo aver rifiutato di essere corrotto e aver vinto tutte le cause legali, ho iniziato a ricevere minacce di morte, ed è stato allora che ho deciso di lasciare la mia casa e trasferirmi a Brasilia nel gennaio 2019.

Dall'aprile 2021, i miei social network sono cresciuti in modo esplosivo in due settimane, ed è stato da quel momento in poi che sono diventato il bersaglio del giudice capo Alexandre de Moraes della Corte suprema del Brasile. Dopo diversi interventi pubblici di grande eco, sono stato arrestato il 3 settembre 2021, messo in isolamento per 41 giorni in un carcere di massima sicurezza.

Il Presidente della Corte Suprema mi ha accusato di promuovere la violenza e atti antidemocratici. C'erano famiglie che portavano una bibbia e la bandiera del Brasile, che manifestavano contro gli atti anticostituzionali della magistratura.

Non sono mai stato condannato o addirittura accusato di un crimine, ma sono stato perseguitato per oltre 1 anno e 3 mesi. Ecco perché ho deciso di lasciare il Brasile. Non sono l'unico giornalista brasiliano perseguitato. Oltre ad Allan dos Santos, già rifugiato negli Usa, c'è Oswaldo Eustáquio, che ha subito abusi in carcere, lasciandolo parzialmente paralizzato, oltre a decine di altri cittadini arrestati illegalmente.

Secondo le mie informazioni, ci sono più di 800 mandati di perquisizione e sequestro e altri arresti da eseguire per ordine del Presidente della Corte Suprema Alexandre de Moraes.

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