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Arriviamo alla chiusura del cerchio. Protect Democracy Project | Qlobal-Change Italia 🇮🇹

Arriviamo alla chiusura del cerchio. Protect Democracy Project, che è uno dei tre comitati che hanno depositato mozioni d'urgenza per bloccare l'audit a Maricopa poichè violerebbe le leggi dello stato, è gestito da un ex consulente di Obama, legato ad Avaaz e finanziato da Soros, nonchè membro di altro comitato dove siedeva Hunter Biden. Ma non è tutto. A giugno 2020 nasce Transition Integrity Project (TIP), un progetto presentato come bipartisan che ha stilato una serie di scenari volti a identificare potenziali rischi per l'integrità delle elezioni del 3 novembre 2020 e del processo di transizione. Il loro obiettivo dichiarato era quello di "contribuire a garantire che le elezioni presidenziali del 2020 siano libere, eque e pacifiche, al fine di assicurare che il risultato sia accettato da tutti come legittimo" (link http://transitionintegrityproject.net/, dove potete scaricare anche il pdf del rapporto). Al termine del loro studio, il TIP ha depositato a giugno 2020 un rapporto che è stato ampiamente strumentalizzato dai media USA, e che descriveva la certezza che l'amministrazione Trump avrebbe cercato di manipolare, ignorare, minare o interrompere le elezioni presidenziali del 2020 e il processo di transizione. Non solo. Nel rapporto si legge: "Valutiamo con un alto grado di probabilità che le elezioni di novembre saranno caratterizzate da un panorama giuridico e politico caotico. Valutiamo anche che il presidente Trump probabilmente contesterà il risultato con mezzi sia legali che extra-legali, nel un tentativo di mantenere il potere. I recenti eventi, compresa la mancanza di volontà del presidente stesso di impegnarsi a
rispettare i risultati delle elezioni, l'abbraccio del procuratore generale alle infondate affermazioni di frode elettorale del presidente, e il dispiegamento senza precedenti di agenti federali per reprimere le proteste di sinistra, sottolineano le lunghezze estreme a cui il presidente Trump potrebbe essere disposto ad arrivare per rimanere in carica."
Il TIP mostrava uno scenario terribile e presentava la possibile soluzione: prepararsi con ogni mezzo ad una contestazione elettorale, investire su riconteggi immediati e certificazioni veloci, controllare e reprimere in ogni modo Trump, definito elefante nella stanza, prepararsi all'escalation della violenza e all'uso della parola frode elettorale ovunque, prevedere una transizione difficile. In tutto questo, si trovavano anche consigli, al limite della violenza più assurda, per uscire dal Trumpismo. Il sito web di TIP ha rivelato che il gruppo è "finanziato da United to Protect Democracy," un ramo del più ampio Protect Democracy Project (PDP).
L'unica altra menzione precedente della connessione tra i due gruppi è venuta dall'ex governatore del Michigan diventato commentatore della CNN Jennifer Granholm, che ha detto ai conduttori Jim Sciutto e Alisyn Camerota a luglio: