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Il canale dei sogni e della riflessione

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Descrizione dal canale

Tutto quello che ci fa riflettere e crecere interiormente

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Gli ultimi messaggi

2022-04-13 14:11:23
52 views11:11
Aprire / Come
2022-03-13 14:47:09
78 views11:47
Aprire / Come
2022-03-09 15:05:02 “La Guerra [...] ci viene per solito dalla fantasia di tre o quattrocento persone diffuse sulla superficie del globo terracqueo, sotto il nome di prìncipi e governanti. [...] Il più spinto degli adulatori dovrà ammettere che la guerra porta sempre al suo seguito fame e malattie [...].
È senza dubbio una bellissima arte, questa che devasta i campi, distrugge le case, e fa morire in media, ogni anno, quarantamila uomini su centomila.
[...]
E in tutti i paesi si pagano un certo numero di oratori per celebrare queste sanguinose giornate. [...] Miserabili medici delle anime, che gridate per un'ora e un quarto su qualche puntura di spillo, e non trovate una parola per una malattia che ci strazia e distrugge! Filosofi moralisti, bruciate tutti i vostri libri! Fino a che il capriccio di pochi uomini spingerà milioni di nostri fratelli a scannarsi lealmente fra di loro, quella parte del genere umano che si fa dell'eroismo un mestiere sarà la cosa più mostruosa di tutto il creato.
Che cosa diventano e che m'importano la carità cristiana, la beneficenza, la modestia, la temperanza, la mitezza, la saggezza, la fede, quando una mezza libra di piombo tirata da mille passi mi fracassa il corpo, e io muoio a vent'anni fra tormenti orribili, in mezzo a cinque o seimila moribondi, mentre i miei occhi aprendosi per l'ultima volta vedono la città dove son nato distrutta dal ferro e dal fuoco, e gli ultimi suoni che odono le orecchie sono i gemiti delle donne e dei bambini che spirano sotto le rovine: tutti per i pretesi interessi di un uomo che non ho mai visto né conosciuto?”
Voltaire, Dictionnaire philosophique, "Guerre".
94 views12:05
Aprire / Come
2022-02-24 13:48:23 La vecchiaia non è solo un destino biologico, ma anche storico-culturale. Quando il tempo era ciclico e ogni anno il ritmo delle stagioni ripeteva se stesso, chi aveva visto di più sapeva di più. Per questo “conoscere è ricordare”, come annota Platone nel Menone, e il vecchio, nell’accumulo del suo ricordo, era ricco di conoscenza. Oggi con la concezione progressiva del tempo, non più ciclico nella sua ripetizione, ma freccia scagliata in un futuro senza meta, la vecchiaia non è più deposito di sapere, ma ritardo, inadeguatezza, ansia per le novità che non si riescono più a controllare nella loro successione rapida e assillante. Per questo Max Weber già nel 1919 annotava: “A differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, oggi gli uomini non muoiono più sazi della loro vita, ma semplicemente stanchi”. Per questo la vecchiaia è dura da vivere, non solo per il decadimento biologico e il condizionamento storico-culturale, ma anche per una serie di destrutturazioni che qui proviamo ad elencare. La prima è tra l’Io e il proprio corpo: non più veicolo per essere al mondo, ma ostacolo da superare per continuare a essere al mondo, per cui a far senso non è più il mondo, ma il corpo che la vecchiaia trasforma da soggetto di intenzioni a oggetto d’attenzione. Siccome poi nessuno riesce a identificarsi con un vecchio, anzi tutti si difendono spasmodicamente da questa identificazione, si crea quella seconda destrutturazione tra l’Io e il mondo circostante che impoverisce le relazioni e rende convenzionale e perciò falsa l’affettività. Nel vecchio, infatti, l’amore, che Freud ha indicato come antitesi alla morte, non si estingue. E con “amore” qui intendo eros e sessualità, di cui c’è memoria, ricordo e rimpianto. I vecchi cessano di essere riconosciuti come soggetti erotici e questo misconoscimento è la terza destrutturazione che separa il loro Io dalla pulsione d’amore. Nel suo disperato tentativo di opporsi alla legge di natura, che vuole l’inesorabile declino degli individui, chi non accetta la vecchiaia è costretto a stare continuamente all’erta per cogliere di giorno in giorno il minimo segno di declino. Ipocondria, ossessività, ansia e depressione diventano le malefiche compagne di viaggio dei suoi giorni, mentre suoi feticci diventano la bilancia, la dieta, la palestra, la profumeria, lo specchio. Eppure nel Levitico (19,32) leggiamo: “Onora la faccia del vecchio”, perché se la vecchiaia non mostra più la sua vulnerabilità, dove reperire le ragioni della pietas, l’esigenza di sincerità, la richiesta di risposte sulle quali poggia la coesione sociale? La faccia del vecchio è un bene per il gruppo, e perciò Hillman può scrivere che, per il bene dell’umanità, “bisognerebbe proibire la chirurgia cosmetica e considerare il lifting un crimine contro l’umanità” perché, oltre a privare il gruppo della faccia del vecchio, finisce per dar corda a quel mito della giovinezza che visualizza la vecchiaia come anticamera della morte. Se smascheriamo il mito della giovinezza e curiamo le idee malate che la nostra cultura ha diffuso sulla vecchiaia potremmo scorgere in essa due virtù: quella del “carattere” e quella dell’”amore”."

Umberto Galimberti
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Aprire / Come
2022-02-23 19:08:32 “La nostra cultura tende a creare individui che non hanno più coraggio e non osano più vivere in modo eccitante e intenso. Veniamo educati ad aspirare alla sicurezza come unico scopo della vita. Ma possiamo ottenerla solo al prezzo di un completo conformismo, e di una completa apatia.”
Erich Fromm (1900-1980), I cosiddetti sani. La patologia della normalità
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Aprire / Come
2022-02-22 19:33:54
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Aprire / Come
2022-02-21 20:26:49
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2022-02-20 20:51:44 @ProgressTelegram il 1° Canale Italiano nato e dedicato alla divulgazione di Telegram, raccolta di articoli, news, aggiornamenti, promozione e diffusione di Bot, Canali, Stickers e Supergruppi, attraverso segnalazioni o richieste di sponsorizzazione GRATUITE, gestito e vincolato da un regolamento che garantisce ordine, correttezza, serietà ed affidabilità.

Data creazione canale: 19/10/2015
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2022-02-20 14:04:32
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2022-02-20 13:30:09 Buona domenica a tutti con un regalo
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