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Mario Draghi, in arte Nonno Banchiere, ha rivendicato apertame | Paolo Borgognone

Mario Draghi, in arte Nonno Banchiere, ha rivendicato apertamente il regime change in Russia dicendo che Mosca “deve essere sconfitta”. Da notare che non si sa bene in cosa e da chi la Russia dovrebbe essere sconfitta visto che la NATO, pur rifornendo continuamente l’Ucraina di uomini e mezzi, ha la spudoratezza di dichiararsi parte estranea al conflitto e che l’Ucraina, senza gli uomini, il denaro e i mezzi della NATO non riuscirebbe in alcun modo a sconfiggere la Russia. In ogni caso, il neocon Draghi ha gettato la maschera e ha detto, tentando di giustificarlo attraverso il solito leitmotiv dell’esportazione della democrazia all’estero, ciò che da molto tempo le cancellerie atlantiste pensano e perseguono: rovesciare Putin e instaurare, al suo posto, una giunta di fantocci filoccidentali che disarmino e smantellino la Russia. Questo è stato, fin da subito, l’intento della NATO nei confronti della Russia. Smembrarla e disarmarla. Ciò che fa più ribrezzo è l’ipocrisia di chi persegue simili obiettivi DI GUERRA, cioè che si possono realizzare solo attraverso un conflitto armato aperto o suscitando, nella controparte, uno scenario di guerra civile, affermando con fare mieloso di essere completamente estraneo al conflitto in corso. La guerra è pace, l’ipocrisia è schiettezza…