2021-03-20 14:49:02
IL 20 MARZO 1286 MUORE A SIENA IL BEATO AMBROGIO SANSEDONI
Mercoledì 20 marzo, come ogni anno, si celebra l'anniversario della morte del Beato Ambrogio Sansedoni, morto nel 1286.
Beato Ambrogio Sansedoni, esponente della
ricca famiglia che ha caratterizzato la vita della città per secoli e, che come spesso avvenne, in figure illuminate dalla
Fede autentica,
lasciò tutti gli agi e le ricchezze per dedicarsi ai poveri.
Chi era il Beato Ambrogio Sansedoni
Ambrogio Sansedoni (Siena, 16 aprile 1220 – 20 marzo 1286), il
personaggio più noto della nobile famiglia che fu proprietaria del palazzo attualmente sede della Fondazione Mps, entrò nell’
Ordine Domenicano a diciassette anni. A Colonia (Germania) ebbe come maestro
San Alberto Magno e come compagni di studi
San Tommaso d’Aquino e Pietro di Tarantasia, il futuro papa
Innocenzo V.
Chiamato a Parigi ad insegnare, Ambrogio si fece conoscere soprattutto per
l’efficacia della predicazione, sia nelle chiese, che nelle piazze. Per questo motivo, alcuni pittori lo hanno raffigurato con lo
Spirito Santo in forma di colomba bianca, che gli parla all’orecchio.
Dalle eccezionali doti di persuasore, numerosi furono gli episodi storici che lo videro protagonista nel cercare di
ammorbidire conflitti, costruire tregue, fermare le armi. Fu un riconciliatore instancabile e persuasivo. Dopo numerosi viaggi in Europa, ma anche in Italia,
Ambrogio tornò a predicare a Siena, dove morì, colto da un malore proprio durante una delle sue celebri orazioni.
Siena lo ha ricordato in seguito, collocando un suo
busto sulla facciata del Duomo e, fino a metà ’500, facendo correre
un Palio a lui dedicato. Nel 1597 papa
Clemente VIII lo incluse nel Martirologio romano.
Ricordiamo anche il Palio dedicato al Beato Ambrogio Sansedoni del 2 luglio 1986, in occasione del
settimo centenario della sua morte, col Drappellone di Carlo Cerasoli, disegnatore e pittore umoristico. L’iconografia è ripresa dall’affresco di
Sano di Pietro che si trova nella Sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena.
Fonte: Santi e Beati
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