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LA STAMPA ITALIANA E IL MATTINO DI PADOVA 'Un’alternativa c’er | ❌NO❌ Grande Reset 💠SI💠 Grande Risveglio

LA STAMPA ITALIANA E IL MATTINO DI PADOVA
"Un’alternativa c’era - è la tesi di una vasta area critica, in cui confluiscono i No Vax, alle scelte attuate in questi due anni e più di traversata nel deserto: la terapia antinfiammatoria per la gestione domiciliare dei malati di Covid. Peccato che sia stato necessario del tempo e innumerevoli indagini e ricerche per arrivare a sfatare la teoria di un’associazione tra terapia con Fans e aumento o peggioramento degli esiti nei pazienti con Covid."

Nel leggere l'articolo pubblicato ieri da La Stampa e Il Mattino di Padova (giornale di sinistra della mia città di origine, ahimè) troverete la citazione che avete appena letto.
È un articolo privo di firma e pure privo della citazione dell'agenzia di stampa. Un articolo anonimo.
Anonimo, perché non hanno trovato proprio nessuno, questa volta, disponibile a provare così tanta vergogna nello scrivere scemenze così assurde e totalmente prive di fondamento. Fandonie per stolti.

La citazione dice: "Tempo e innumerevoli indagini e ricerche." Quale tempo? Quali innumerevoli indagini e ricerche? La ricerca di cui parla The Lancet e che ha provocato il maremoto di questi giorni, provando che le persone sono morte inutilmente, è una ricerca vecchia di un anno e mezzo, già trasmessa nei media italiani e affossata. Proprio come sono state affossate le tesi e le cure di scienziati e medici che in tutto il mondo hanno curato i pazienti ammalati, imperterriti.

Per non parlare della contorsione linguistica: "sfatare la teoria di un’associazione tra terapia con Fans e aumento o peggioramento degli esiti nei pazienti con Covid”, quando, nella realtà si trattava di riconoscere, ed è quello che dice lo studio pubblicato su The Lancet, l’efficacia, in termini di guarigione e, quindi, di vite salvate, della cura con FANS.

I nostri medici incuranti del fatto che i loro "amici" colleghi prendevano le distanze da loro, annullavano la partecipazione ad una festa di compleanno già accettata o suggerivano al -fino a poco prima- grande amico di famiglia, di non presentarsi alla festa di laurea della figlia (per la quale aveva già ricevuto l'invito).
Incuranti dei procedimenti disciplinari e delle sospensioni.
Incuranti che anche (la cosa più dolorosa...) qualche loro familiare prendesse le distanze.
Incuranti perché la loro pratica clinica dava loro ragione: curavano e il paziente, anche quello grave, guariva.
Salvare una vita umana viene prima di carriera, soldi e legami familiari. Sempre!

Continuavano a curare perché, come dicevamo, la pratica clinica, la loro e quella di più di 100.000 medici come loro nel mondo, sosteneva il loro operato. Pratica clinica: totalmente esclusa, rigettata dagli scienziati da quattro soldi (un modo di dire perchè di soldi non ne hanno presi quattro) che facevano cabaret in televisione.
È grazie a questi medici, i nostri, che ho avuto la forza di perseverare. È grazie a loro se a fine settembre molte centinaia di persone ci raggiungeranno da tutta Italia e dalla Svizzera per partecipare alla Terza Convention di IppocrateOrg Italia.

Da questa Convention partirà la risposta di IppocrateOrg.

È ora il momento di agire.
Mauro Rango.