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LE PORTE DELL'INFERNO SONO IN ITALIA ADESSO

A proposito dell’esposizione che avverrà proprio prossimamente presso le Scuderie del Quirinale, a Roma, dell’opera scultorea, incompiuta, di Auguste Rodin, intitolata Le porte dell’Inferno di cui molti hanno parlato. Due parole sulla storia di questa singolare scultura sono necessarie. L’originale, che non venne mai fuso durante la vita dell’artista, venne scelto liberamente da Rodin come porta ornamentale che sarebbe dovuta essere collocata nel Musée des Arts Décoratifs di Parigi, nel 1885. Dal modello in gesso furono tratti otto multipli, otto originali (dunque le “porte” sono in tutto nove), che oggi si trovano sparsi in alcuni musei.

Dunque, quale luogo più adatto a esporne un originale se non la mostra Inferno, dedicata all’Alighieri appunto, nel prestigioso spazio espositivo delle Scuderie del Quirinale? Curata dal grande storico dell’arte, Jean Clair e attiva dal 15 ottobre 2021 sino al 9 gennaio 2022 (proprio dal giorno dell'obbligo del Green Pazz per tutti i lavoratori).

Ora, dopo l’avvenuto Regno d’Italia prima e la Repubblica attuale, reso secolare il luogo, le dottrine misteriche (rileggersi o leggersi cosa scrive René Guénon a tale riguardo farebbe bene a molti) insegnano che le forze delle tenebre tendono a occupare subito i luoghi secolari ove risiede il potere.

Da questo potrebbe esserne facile dedurne che il Signore degli Inferi, tanto presente nell’Urbe da sempre, ma mai come in questi ultimi tempi – e tempi ultimi – si sia insediato prontamente nelle sale del palazzo di potere a Roma (sede secolare della prostituta Babilonia cattolico romana) sia per mezzo dei suoi più fidati accoliti umani sia in prima persona o con i suoi duchi.

Infatti, in quel luogo esiste una particolarità infera
, tra le tante altre forse meno sulfuree ma non per questo meno perniciose spesso per l’italiche genti, ed è una campana. Ora dovete sapere che sin da antica data, nell’alto Medio Evo, tutte le campane di Roma furono ritualmente e formalmente esorcizzate, affinché i demoni non potessero prenderne mai possesso. Tutte incorruttibili, dunque, tranne proprio quella di Montecitorio fusa nel XVII secolo, pare nasconda ancora un principe demòne nella propria cavità.

A ciò si aggiunga che corra voce tra coloro che lavorano nel Palazzo, di aver visto anche in pieno giorno, aggirarsi tra gli scranni della Camera e del Senato, una figura distinta, presto svanita.
Alcuni commessi lo hanno visto sovente e qualcuno dice di avergli parlato. Lo hanno più volte incontrato anche alcuni Onorevoli, ma questi ultimi preferiscono mantenere l’anonimato per paura di poter essere presi per folli. Chi lo ha incontrato comunque ne parla come di un signore dai modi cortesi, elegante, di mezza età ma decisamente giovanile e dai modi affabili. Ha addirittura un proprio ufficio, ma chi lo cercasse non lo troverebbe, se non quando fosse lui a concederlo.

La sua attività nel palazzo è misteriosa ma anche comprensibile. In quale altro luogo migliore, fatto salvo il Vaticano, il Demònio si muoverebbe con migliori risultati che non a Montecitorio? In quei corridoi egli può facilmente prendere sottobraccio ministri e sottosegretari, guidarli, suggerendo loro vie che essi da soli non sarebbero mai in grado di immaginare, presentando tutto come il bene migliore essendo egli il “plagiario” per eccellenza. Il Demònio che si muove lungo le stanze del potere è di volta in volta, di centro, di destra o di sinistra, perché Lui, in realtà non appartiene che a sé stesso, per poter così, meglio prendere tutti.

INIZIA LA FINE DEI POTERI SECOLARI NONOSTANTE LA RICHIESTA DI AIUTO A SATANA STESSO DA PARTE DEI POTERI DI ROMA SUOI SERVITORI DA SECOLI!!

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