Get Mystery Box with random crypto!

Giorni fa vi abbiamo presentato alcuni stralci lettura del fil | Mondo filosofia

Giorni fa vi abbiamo presentato alcuni stralci lettura del filosofo RICHARD RORTY, e, inaspettatamente, ha riscosso tanto successo all'interno del nostro gruppo. A questo punto approfondiamo il filosofo e il suo pensiero.

Chi è RICHARD RORTY?
Richard Rorty rappresenta lo studioso che ha spezzato i legami con la filosofia analitica e con la maniera tradizionale di fare filosofia. Nasce a New York nel 1931. Dopo aver insegnato filosofia a Princeton, è passato al Dipartimento di discipline letterarie dell'Università della Virginia. Partecipa alle discussioni sul rapporto mente-corpo, approdando ad una prospettiva antidualistica, basata sulla tesi, condivisa da Feyerabend, secondo cui " non ci sono menti, ma soltanto cervelli ".
Egli ritiene che il pensiero analitico, sia quello di matrice neopositivistica, sia quello del linguaggio ordinario, pur non avendo rispettato la promessa di fare, della filosofia, una scienza, abbia pur sempre avuto il merito di attirare l'attenzione sulle difficoltà epistemologiche della filosofia tradizionale: " la cosa più importante che è accaduta nella filosofia degli ultimi trent'anni non è la svolta linguistica come tale, ma piuttosto l'inizio di un ripensamento a tutto campo di certe difficoltà epistemologiche che hanno tormentato i filosofi a partire da Platone e Aristotele " ("La svolta linguistica"). Negli anni Settanta-Ottanta, approda ad una prospettiva radicalmente post-analitica e post-filosofica, caratterizzata da un recupero della tradizione pragmatistica americana (Dewey, James) e da un confronto creativo con l'heideggerismo, l'hegelismo, il nietzscheanesimo, l'ermeneutica, il decostruzionismo, il postmoderno ecc. Nello stesso tempo, accentua i suoi interessi letterali, confrontandosi non solo con i filosofi, ma anche con gli scrittori (Proust, Nabokov, Orwell ecc).

FILOSOFIA, MENTE, CONOSCENZA
Al centro della sua riflessione troviamo una serrata polemica contro la Filosofia e un atteggiamento "terapeutico", come egli stesso lo definisce, contro la corrente dominante del pensiero occidentale: " i pragmatisti ritengono che la più grande aspirazione della filosofia è quella di non praticare la Filosofia. Per come la vedo io, il genere di filosofia che discende da Russell e da Frege, proprio come la fenomenologia classica di Husserl, è semplicemente un ulteriore tentativo di mantenere la filosofia nella posizione in cui Kant desiderava porla: quella cioè di giudice delle altre aree della cultura. […] L'empirismo logico era una variante della canonica e accademica filosofia neokantiana incentrata sull'epistemologia. […] La filosofia "analitica" è una variante ulteriore della filosofia kantiana, una variante caratterizzata principalmente dal considerare la rappresentazione come linguistica piuttosto che mentale, e quindi la filosofia del linguaggio come la disciplina che esibisce i "fondamenti della conoscenza", invece della "critica trascendentale" o della psicologia " .

Sviluppa quindi l'idea della Filosofia come disciplina che possiede una sua specifica e privilegiata via d'accesso ai fondamenti della conoscenza e ai meccanismi della mente, attraverso lo studio dell'uomo-come-soggetto-della-conoscenza, dei "processi mentali" o delle "attività della rappresentazione" che rendono possibile la conoscenza. Conoscere significa rappresentare accuratamente quel che si trova fuori della mente. Filosofia, conoscenza e mente sono quindi idee interconnesse.

Rorty su AMAZON

Il futuro della religione. Solidarietà, ironia, carità
https://amzn.to/3mUP0Ve

Scritti filosofici
https://amzn.to/3j45o4q

La filosofia dopo la filosofia
https://amzn.to/3FOwkPq

Un'etica per i laici
https://amzn.to/30sBhNR

La filosofia e lo specchio della natura
https://amzn.to/3FLH0hR

#approfondimento #enciclopediafilosofica #filosofiacontemporanea #riflessione