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'Come mostra la storia, non sempre c'è stata nel mondo un'uman | Mondo filosofia

"Come mostra la storia, non sempre c'è stata nel mondo un'umanità che vivesse abitualmente nella dimensione di un interesse scientifico [...] Il mondo-della-vita invece c'è sempre stato, prima di qualsiasi scienza, qualunque sia il modo d'essere che esso ha nell'epoca della scienza. "

Edmund Husserl, tratto da "La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale"

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Edmund Husserl con la fenomenologia ha contribuito in maniera importante al cambiamento della visione dell'uomo da parte della psicologia e della psichiatria. L'invito è quello di tornare a guardare al mondo-della-vita, ovvero il mondo delle attività umane, che è il mondo vitale di cui si fa esperienza. La fenomenologia è un tornare alle cose osservandole in sé per sé, nella loro dimensione prescientifica, volgendosi al mondo intuitivo che è dimensione del senso e del non-senso. Tenendo in considerazione la sfera della soggettività e dell'intersoggettività di cui in genere lo scienziato si sbarazza e che invece, per l'uomo comune, rappresenta il fondamento per ogni altra esperienza.

Lo scienziato dirà: 'certo che si parte dalla vita, ma per abbandonarla'. Husserl invece, da filosofo matematico, pacifica il rapporto tra scienza ed esperienza con la riscoperta di quel senso complessivo del sapere che è guida per l'uomo. Husserl si riferisce a quella sapienza condivisa che consente di non perdersi nel fiume eracliteo della vita. 'Una vita che si agita umbratile' e in perenne mutamento 'che si tratta di articolare nella sua verità, perchè la sua verità ci fa liberi'.

Riflessione della Dottoressa Loredana di Adamo, psicologa

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