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I pericoli del vaccino antinfluenzale nell'incrementare il ris | Medicina Ortomolecolare Naturale & Complementare

I pericoli del vaccino antinfluenzale nell'incrementare il rischio di contrarre il Covid-19

Le proteine che contaminano i vaccini antinfluenzali hanno un'elevata omologia con le proteine
SARS-CoV-2, aumentando così il rischio di grave malattia e mortalità da COVID-19
I vaccini antinfluenzali sono prodotti utilizzando uova di gallina, cellule renali canine o cellule di
insetti. Pollo e cani possono essere infettati da numerosi virus, inclusi i coronavirus. Pertanto, i
vaccini antinfluenzali possono essere contaminati dalle proteine dei coronavirus, che hanno
ovviamente un'elevata omologia con le proteine SARS-CoV-2. Anche le proteine dell'uovo di gallina
hanno un'elevata omologia con le proteine SARS-CoV-2. È noto che la somministrazione di vaccino
antinfluenzale crei una sensibilizzazione (allergia) a tutte le proteine del vaccino. Infatti, l'allergia
all'uovo indotta dal vaccino è necessaria affinché il vaccino funzioni e protegga dall'influenza. Questo
perché la maggior parte dei vaccini antinfluenzali manca di adiuvanti e dipendono dalla reazione
allergica nel sito di iniezione per fornire un effetto adiuvante.
Dopo l'infezione da COVID-19, i pazienti subiranno una reazione allergica a causa della reazione
crociata contro le proteine SARS-CoV-2. Questo produce prevedibilmente sintomi di anafilassi.
Poiché la carica virale aumenta in pochi giorni, abbiamo un'anafilassi a rotazione lenta. Il risultato è
un danno a più organi. Ad esempio, la sindrome da distress respiratorio acuto deriva da un danno
polmonare e una eventuale lesione cardiaca, alla sindrome di Kounis. Altri possibili esiti sono la
disfunzione della coagulazione, l'ipotensione e lo shock. Come nel trattamento dell'anafilassi,
l'adrenalina, i bloccanti H1 e H2 dell'istamina, ecc. aiutano a prevenire o trattare queste condizioni.
È importante quindi anche ricordare di effettuare il vaccino in un ambiente controllato in cui si
possano offrire le cure immediate ai pazienti in caso di shock anafilattico o altre reazioni avverse al
vaccino.
Altri studi hanno sottolineato una correlazione tra le vaccinazioni antinfluenzali e il decesso di anziani
in tutto il mondo.

Per determinare l'associazione tra i decessi per COVID-19 e la vaccinazione antinfluenzale, sono stati
analizzati i set di dati disponibili da paesi con più di 0,5 milioni di abitanti (in totale 39 paesi).
Tenendo conto di variabili predittive, variabili geografiche e socioeconomiche potenzialmente
importanti, nonché le variabili relative intervento non farmaceutico ed i risultati hanno mostrato
un'associazione positiva tra morti per COVID-19 e somministrazione del vaccino antiinfluenzale
nelle persone di età ≥65 anni.
Anche uno studio militare mostra che il personale militare valutato che ha ricevuto il vaccino
antinfluenzale aveva un rischio aumentato del 36% di contrarre il coronavirus con vari benefici
unicamente nella prevenzione di 5alcuni ceppi influenzali. “Esaminando specificamente i virus non
influenzali, le probabilità sia del coronavirus che del metapneumovirus umano negli individui
vaccinati erano significativamente più alte rispetto agli individui non vaccinati”.
A marzo il governo inglese invitava chi si era sottoposto al vaccino influenzale a non uscire di casa,
esattamente come gli asmatici, considerandoli per questo soggetti a rischio. Stranamente queste
raccomandazioni stanno sparendo dai record dell’internet e sono sostituite da raccomandazioni di
vaccinarsi in massa, poiché il vaccino antiinfluenzale dovrebbe proteggere anche dal Covid-19.

Fonti:

https://zenodo.org/record/3997694?fbclid=IwAR18SFej3_GlxNKaIj8yuJbhvDB7OnR1lXzoa88LwoaSvtcYUJKMgHO0Zcw#.X6Cd3crcnxz

https://peerj.com/articles/10112.pdf

http://www.sspp.it/2020/03/22/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk-36-says-military-study/