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JENS STOLTENBERG SI LASCIA SFUGGIRE CHE LA NATO “BENEDICE” L’I | Qui Radio Londra

JENS STOLTENBERG SI LASCIA SFUGGIRE CHE LA NATO “BENEDICE” L’INGRESSO DELLA TURCHIA IN UE. ERDOGAN GIOCA A SCACCHI PER I SUOI INTERESSI A MARGINE DEL VERTICE A VILNIUS.
 L’EUROPA, FUSA NELL'ARANCIA MECCANICA DI NOME NATO.
Di Paola Mora

 
"È stata percepita come un sibilo di vento la frase pronunciata da Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO (che ha prolungato il suo ruolo per un altro anno dopo l’iniziale reticenza), in conferenza stampa da Vilnius, in vista del vertice dell’Alleanza Atlantica che si terrà a partire dall'11 luglio. 
 
È il 10 luglio 2023: a margine di un intervento pubblico di Recep Tayyip Erdogan in cui egli chiede l’adesione definitiva della Turkiye nell’UE, se si vuole ottenere in cambio l’approvazione turca all’ingresso della Svezia nella NATO, Stoltenberg comunica di ritenersi favorevole alla pretesa avanzata dal presidente turco. Esiste però un problema di fondo, ovvero, non è la NATO o il suo segretario a decidere gli ingressi in UE, bensì la Commissione europea con i suoi Stati membri, per cui, a domanda diretta, Stoltenberg avrebbe dovuto rilanciare la palla a Bruxelles e non avventarsi a concedere la sua indomita approvazione. Idem, la richiesta di Erdogan, la sua provocazione che incastra l’ipotesi di un ingresso in NATO svedese, mettendolo sullo stesso piano di un ingresso turco in UE attraverso una sorta di patteggiamento, sembra quasi fuori luogo. Invece, non lo è. La ragione per cui gli USA stanno distruggendo il tessuto economico europeo inchiodando l’UE alla guerra russo-ucraina, è che, se la leva per fomentare un conflitto-business contro la Russia è l’Ucraina, di cui resterà poco e nulla, il soggetto che ci si gioca davvero in questa guerra d’ultima generazione è proprio l’ignara Europa guidata attualmente da una leader non eletta: Ursula von Der Leyen. Quest’ultima, è la doppio-giochista in combutta col presidente americano Joe Biden, il quale, ha affermato recentemente di appoggiare di buon grado, qualora Von Der Leyen accetti la candidatura, la nomina della donna a prossimo Segretario generale a capo della NATO (non appena sarà terminato il mandato ulteriormente prolungato di Jens Stoltenberg). Lo slittamento della decisione di Stoltenberg a lasciare il suo incarico, sotto pressione e per volontà dei suoi stessi colleghi, è servito a dare respiro alla presidente della Commissione europea per concederle di sistemare a dovere le questioni a Bruxelles in vista delle prossime elezioni presidenziali europee (che riserveranno certamente grandi sorprese). Chiediamoci se esiste o esisterà realmente differenza, in futuro, tra la nomina a segretario della NATO e quella a presidente della Commissione europea!
 
La storia d’amore tra NATO ed UE iniziò con prepotenza nel 2002, attraverso il bacio d’una dichiarazione congiunta tra le parti: la UE concedeva alla NATO l’uso di infrastrutture per la necessità di un aiuto a difendere i suoi territori militarmente. In seguito, le cooperazioni si sono rafforzate, e nell’ultimo anno, il 2023, è stato firmato un ulteriore documento con differenze sostanziali dai precedenti contratti. La NATO, difatti, integra, in accordo con l’UE, il concetto di difesa alla cooperazione nel controllo delle infrastrutture critiche europee (ad esempio, d’approvvigionamento energetico ed idrico), ad attività congiunte nell’uso delle tecnologie ed intelligenza artificiale (AI), all’impegno della NATO nell’ affrontare insieme le sfide del cambiamento climatico, per il quale l’Unione europea sta introducendo normative nei suoi stati membri. Dal punto di vista decisionale...".

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