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...Per esempio gli scienziati dei dati, che raccolgono, analiz | MCC - Marco Camisani Calzolari

...Per esempio gli scienziati dei dati, che raccolgono, analizzano e interpretano grandi quantità di dati per alimentare i modelli di AI; gli ingegneri del machine learning, professionisti che sviluppano algoritmi e modelli di machine learning per risolvere problemi specifici; gli esperti di deep learning, persone specializzate nell'addestramento e nell'utilizzo di reti neurali profonde per compiti complessi come il riconoscimento di immagini o il processing del linguaggio naturale. 
Si cercano anche ingegneri del software, che sviluppano applicazioni software basate sull'AI, come chatbot o sistemi di raccomandazione, e gli ingegneri di robotica, che elaborano sistemi di intelligenza artificiale per il controllo e l'automazione di robot e macchine. 
Senza dimenticare gli esperti di etica dell'AI, che devono valutare e mitigare i rischi etici e sociali associati all'uso dell'intelligenza artificiale, come la discriminazione che può essere generata da un uso errato degli algoritmi o la privacy dei dati.

Da una parte le aziende fanno una grande fatica ad assumere non solo i più esperti, ma anche le figure più giovani da formare, dall’altra in Italia il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è a quota 23,7%, cioè quasi uno su 5 non lavora.

Cosa si può fare?
Innanzitutto serve una formazione accademica adeguata: le competenze richieste in questo settore sono molto specifiche e richiedono anni di esperienza e formazione. Le università devono poter fornire agli studenti le competenze tecniche richieste dal mercato. Competenze che, lo ricordo, sono in rapida evoluzione a causa dell'evoluzione tecnologica, perciò chi si occupa di formazione deve aggiornarsi continuamente per poter formare meglio chi lo segue. 

Più in generale, serve tanta divulgazione. 

Divulgare il digitale è la mia missione da oltre 30 anni. Continuerò a farlo e invito i miei colleghi divulgatori a fare altrettanto. Più informiamo sulle tecnologie digitali, più gli italiani sono consapevoli della loro utilità, più sono invogliati a capirle meglio, a studiarle e, eventualmente, a farne il proprio lavoro. Lavoro che, come ripeto, in questo momento è molto ricercato dalle aziende.