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Al centro della vicenda, la situazione di una famiglia con gen | LEGAL DOC _ V_V SUPPORT

Al centro della vicenda, la situazione di una famiglia con genitori separati. Il ricorso, da parte della madre, era stato presentato a inizio marzo, argomentando che, in assenza di vaccinazione, la ragazzina non poteva dedicarsi alla pratica sportiva, non avendo green pass. Questione, questa, poi in parte superata dal fatto che la minore aveva contratto l'infezione, ottenendo quindi un green pass come guarita. Il merito della questione, rimaneva però aperto: la ragazzina aveva diritto a vaccinarsi, come desiderava e come desiderava anche la madre, pur in assenza del consenso del padre?
Quest'ultimo, in particolare, aveva sollevato la questione delle possibili controindicazioni del vaccino, unite alla bassa incidenza di forme gravi della patologia per i bimbi e ragazzi; non solo: aveva anche richiesto che, nel caso il giudice avesse ritenuto di disporre la vaccinazione, la facesse precedere da un test anticorpale, per verificare che la figlia non fosse già immune a seguito di guarigione. Aveva anche ribadito, tramite il proprio avvocato, le cui tesi sono poi state rigettate, come il diritto alla pratica sportiva andasse subordinato a quello alla salute, che sarebbe stata messa in pericolo dalla somministrazione del vaccino.
I giudici, come detto, non hanno accolto questa line argomentativa, sposando invece le tesi della genitrice, seguita dall'avvocato Anna Osti di Rovigo. In particolare, il Collegio giudicante ha ribadito la "netta prevalenza dei benefici della vaccinazione rispetto ai gravi rischi determinati dall'assenza di copertura vaccinale, per i soggetti appartenenti a tutte le fasce d'età, compresa quella tra i 12 e i 19 anni".

https://www.polesine24.it/24/2022/04/26/news/la-bimba-potra-vaccinarsi-sconfessato-il-padre-no-vax-142789/