2022-06-23 13:30:42
Tolomeo spiega in modo chiaro e preciso una cosa: ci dice che la Scienza del Cielo si divide in due parti. Una è esatta, certa, inconfutabile, precisa, matematica, fatta di regole, formule, e di verità assoluta, ed è quella che chiamiamo
ASTRONOMIA.
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La seconda disciplina del cielo, dice Tolomeo, è quella che ha il compito di tradurre il "dato astronomico" in "dato naturale", ovvero è l'interpretazione del fenomeno celeste: è quella che chiamiamo
ASTROLOGIA quindi interpretare il fatto che Venere è visibile, o che è retrograda o che è in un preciso grado, interpretare tutto questo, appartiene ad un Atto Astrologico che si basa su dati astronomici.
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Ma Tolomeo dice in modo chiaro che l'Astrologia non giunge alle stesse certezze dell'Astronomia. Questo pare essere un passaggio di Tolomeo poco "considerato" e poco citato, ma lo dice chiaramente, che l'Astrologia non ha lo stesso rigore e la stessa precisione, e la stessa verità dell'Astronomia.
Quindi in Astrologia non c'è una "interpretazione più vera di un altra" e non è possibile in Astrologia arrivare ad avere dati statistici o dati matematici inoppugnabili, perché l'Astrologia è l'arte dell'intepretazione e l'arte non è soggetta alla statistica ma a variabili culturali, sociali, legate al tempo in cui l'Astrologo opera e al mondo in cui è. [...]
L'Astrologia è quindi una tecnica non un sistema divinatorio come possono essere i tarocchi o altri strumenti oracolari rispettabilissimi, è come la cartina tornasole che si usa in laboratorio per vedere se una soluzione è acida, neutra o basica, è una cartina tornasole per cercare attraverso il suo metodo e il suo sistema specifico di tradurre il fenomeno celeste in Linguaggio coerente con la Natura del nostro pianeta e degli esseri in esso presenti.
Dalla pagina FB "Axis Coeli"
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