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Polizze assicurative e sicurezza dei vaccini Il pensiero unic | La civetta bianca

Polizze assicurative e sicurezza dei vaccini

Il pensiero unico ufficiale ci dice, insistentemente, che i vaccini Covid-19 sono sicuri, testati, e determinano serie reazioni avverse solo in un numero esiguo ed insignificante di casi.

A fronte di questa affermazione rassicurante, così ammantata di certezza, facendo una banale ricerca su internet, già si scopre che tutte le compagnie assicurative hanno predisposto polizze specifiche, estendibili a 10 anni, per coprire i danni causati da reazioni avverse successive alla vaccinazione, che includono il ricovero ospedaliero, l’invalidità permanente e il decesso. Quale può essere, secondo voi, il motivo che spinge le compagnie assicurative ad attivarsi in tal senso? Lo farebbero se davvero il fenomeno fosse così raro da essere irrilevante, come ci viene detto? E non è tutto.

Proliferano anche assicurazioni specificamente studiate per i vaccinatori. Perché?
Perché l’attività di somministrazione del vaccino comporta:
• raccolta e valutazione dei dati anamnestici del paziente;
• acquisizione di un valido e completo consenso informato;
• informazione sul materiale di inoculazione contenuto nel vaccino;
• osservazione di eventuali reazioni avverse.
Questo significa che è un atto medico di natura complessa che produce conseguenze giuridiche.

Ad esempio, l’eventuale interazione dannosa del farmaco, qualora dovuta ad un’inidoneità fisica del paziente (ad es. allergie ai componenti del vaccino), può condurre ad un giudizio di responsabilità di coloro che hanno partecipato alla somministrazione del vaccino per non aver correttamente verificato lo stato di salute del soggetto.

Il fatto che si avverta la necessità di creare queste polizze specifiche, che vanno oltre la normale copertura che ha ogni operatore sanitario, polizze che includono le spese penali, quelle di controversia con l’azienda ospedaliera, retroattività anche di un anno e con espressa inclusione della “colpa grave”… vi suggerisce qualcosa?
Dovrebbe.
Come sempre io vi invito a riflettere sui fatti e sulla verità.

Mariano Amici medico