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No alla DaD ed al distanziamento sociale indiscriminato, no alle discriminazioni scolastiche, che violano diritti costituzionali ed il principio di proporzionalità, e diritti umani inviolabili riconosciuti dalla CDFUE (Carta di Nizza)

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Gli ultimi messaggi 3

2020-11-22 09:57:43 SCUOLA E DIRITTI
Che fare?
Di Luca Scantamburlo
10 novembre 2020

Oltre alle legittime vie di ricorso in autotutela, oppure della via stragiudiziale della diffida al dirigente scolastico, o della istanza alla P.A. vi sono altre vie.

Quattro vie attualmente per fronteggiare da cittadini e genitori consapevoli e responsabili, la situazione eccezionale di continua violazione dei diritti civili ed umani:

1) ritiro dai figli da scuola, e ottemperare all'obbligo di istruzione ed educazione, come educazione parentale, assolvendo i pochi adempimenti burocratici del caso, per chi può permetterselo (anche in termini economici e di tempo e di energia )

2) oltre ad un possibile ricorso al TAR per un controllo della conformità al dettato normativo, si può adire la autorità giudiziaria con ricorso d'urgenza ex art. 700 cpc
E portare il DS ed il Ministero della Istruzione in Tribunale, sede civile

3) richiesta urgente di disapplicazione atti e disposizioni dei DPCM, in autotutela, come portato avanti dalla Associazione di Milano ACU, Associazione Consumatori Utenti; potete chiedere loro modalità adesione al loro modulo ed azione: Via Mauro Macchi 42 – 20124 Milano.
associazione@acu.it
Reclami e segnalazioni:
reclami@acu.it

4) DISOBBEDIENZA CIVILE
La disobbedienza civile e protesta, non violenta, della mamma ed insegnante Tiziana Costa, già avvocato esercitante in passato, e' un esempio di grande coraggio nel solco della Morale di Antigone.

Disobbedire civilmente e senza violenza ad abusi ed atti ritenuti illegittimi, ma in tal caso - a seconda di come si disubbidisce - sono possibili conseguenze anche giuridiche, e che possono intaccare la responsabilità genitoriale in casi estremi (con intervento dei Servizi sociali e della Autorita' giudiziaria.)
Se si decide di disubbidire, bisogna farlo con grande equilibrio, conoscenza del diritto, intelligenza, prudenza, ed attenzione all'ordinamento giuridico, ed ai propri doveri come genitori ed ai doveri e diritti stabiliti dal codice civile.
Trattandosi di uno stato di eccezione con violazione manifesta del principio di legalita' sul piano formale e sostanziale, aiuta in tal senso lo scritto giuridico del prof. GIULIANO AMATO, del 1962.
Infatti, quello che molti dirigenti pubblici non sanno, e' che autorevole dottrina in passato si e' spinta fino a considerazioni giuridiche estreme, elaborate per situazioni eccezionali e di pericolo per la tenuta dell’assetto democratico dello Stato.
Giuliano Amato - oggi giudice della Corte Costituzionale - scrisse con grande coraggio, in epoca giovanile, nel 1962, in "La sovranità popolare nell’ordinamento italiano", che in caso di non funzionamento degli organi di controllo e di garanzia, se cioè lo stesso Stato-apparato fosse “partecipe dell’azione eversiva” compiendo “atti difformi dai valori e dalle finalità fatti propri dalla coscienza collettiva ed indicati nella Costituzione", allora sarebbe legittimo il ricorso alla resistenza, individuale o collettiva, purché non violenta.
Afferma egli inoltre:
” […] ove circostanze particolari lo impongano, come può disconoscersi al popolo, che della sovranità è titolare e che ne controlla l’esercizio […] il potere di ricondurre alla legittimità, con mezzi anche non previsti, questo esercizio, ove irrimediabilmente se ne discosti”.

Rif.
AMATO Giuliano, "La sovranità popolare nell'ordinamento italiano" in Rivista trimestrale di diritto pubblico, 1962, pp. 351-360.

GIANNINI GIORGIO, CENTRO STUDI DIFESA CIVILE, Il "Diritto di resistenza nella Costituzione italiana"
1.7K views06:57
Aprire / Come
2020-11-22 09:53:37 bruschi_marco_risposta_istanza_13112020.pdf
3.1K views06:53
Aprire / Come
2020-11-22 09:53:37 Io VACCINO CONSAPEVOLE o DISSENTO libero ed informato: SCUOLA E MASCHERINE, IL VALZER DELLE NOTE MINISTERIALI E LA RISPOSTA DEL CAPO DIPARTIMENTO DEL MINISTERO DELLA ISTRUZIONE
https://vaccinoconsapevole.blogspot.com/2020/11/scuola-e-mascherine-il-valzer-delle.html
1.6K views06:53
Aprire / Come
2020-11-22 09:53:37 SCUOLA E DIRITTI
Che fare?
Di Luca Scantamburlo
10 novembre 2020

Oltre alle legittime vie di ricorso in autotutela, oppure della via stragiudiziale della diffida al dirigente scolastico, o della istanza alla P.A. vi sono altre vie.

Quattro vie attualmente per fronteggiare da cittadini e genitori consapevoli e responsabili, la situazione eccezionale di continua violazione dei diritti civili ed umani:

1) ritiro dai figli da scuola, e ottemperare all'obbligo di istruzione ed educazione, come educazione parentale, assolvendo i pochi adempimenti burocratici del caso, per chi può permetterselo (anche in termini economici e di tempo e di energia )

2) oltre ad un possibile ricorso al TAR per un controllo della conformità al dettato normativo, si può adire la autorità giudiziaria con ricorso d'urgenza ex art. 700 cpc
E portare il DS ed il Ministero della Istruzione in Tribunale, sede civile

3) richiesta urgente di disapplicazione atti e disposizioni dei DPCM, in autotutela, come portato avanti dalla Associazione di Milano ACU, Associazione Consumatori Utenti; potete chiedere loro modalità adesione al loro modulo ed azione: Via Mauro Macchi 42 – 20124 Milano.
associazione@acu.it
Reclami e segnalazioni:
reclami@acu.it

4) DISOBBEDIENZA CIVILE
La disobbedienza civile e protesta, non violenta, della mamma ed insegnante Tiziana Costa, già avvocato esercitante in passato, e' un esempio di grande coraggio nel solco della Morale di Antigone.

Disobbedire civilmente e senza violenza ad abusi ed atti ritenuti illegittimi, ma in tal caso - a seconda di come si disubbidisce - sono possibili conseguenze anche giuridiche, e che possono intaccare la responsabilità genitoriale in casi estremi (con intervento dei Servizi sociali e della Autorita' giudiziaria.)
Se si decide di disubbidire, bisogna farlo con grande equilibrio, conoscenza del diritto, intelligenza, prudenza, ed attenzione all'ordinamento giuridico, ed ai propri doveri come genitori ed ai doveri e diritti stabiliti dal codice civile.
Trattandosi di uno stato di eccezione con violazione manifesta del principio di legalita' sul piano formale e sostanziale, aiuta in tal senso lo scritto giuridico del prof. GIULIANO AMATO, del 1962.
Infatti, quello che molti dirigenti pubblici non sanno, e' che autorevole dottrina in passato si e' spinta fino a considerazioni giuridiche estreme, elaborate per situazioni eccezionali e di pericolo per la tenuta dell’assetto democratico dello Stato.
Giuliano Amato - oggi giudice della Corte Costituzionale - scrisse con grande coraggio, in epoca giovanile, nel 1962, in "La sovranità popolare nell’ordinamento italiano", che in caso di non funzionamento degli organi di controllo e di garanzia, se cioè lo stesso Stato-apparato fosse “partecipe dell’azione eversiva” compiendo “atti difformi dai valori e dalle finalità fatti propri dalla coscienza collettiva ed indicati nella Costituzione", allora sarebbe legittimo il ricorso alla resistenza, individuale o collettiva, purché non violenta.
Afferma egli inoltre:
” […] ove circostanze particolari lo impongano, come può disconoscersi al popolo, che della sovranità è titolare e che ne controlla l’esercizio […] il potere di ricondurre alla legittimità, con mezzi anche non previsti, questo esercizio, ove irrimediabilmente se ne discosti”.

Rif.
AMATO Giuliano, "La sovranità popolare nell'ordinamento italiano" in Rivista trimestrale di diritto pubblico, 1962, pp. 351-360.

GIANNINI GIORGIO, CENTRO STUDI DIFESA CIVILE, Il "Diritto di resistenza nella Costituzione italiana"
2.8K views06:53
Aprire / Come
2020-09-14 09:42:49
IL MONDO: DITTATURA SANITARIA E DIFESA DELLE LIBERTA' E DEI DIRITTI FONDAMENTALI

Tutto il costrutto teorico ed epistemologico a cui stiamo assistendo, parte da alcune premesse fallaci.
La presenza di questo nuovo coronavirus SARS-CoV-2 nel corpo umano, e dei relativi anticorpi presenti o assenti, non può determinare una linea di fuoco sanitaria così massiccia ed invasiva e pregiudizievole di plurimi diritti soggettivi e libertà fondamentali
Fattori come letalita' e mortalità del morbo, dovrebbero essere i principali fattori scelti per determinare la politica sanitaria, che sempre dovrebbe essere orientata dalla carta costituzionale (come bussola dei decisori politici) nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà garantite dalla Carta di Nizza, che vanno ad integrare le garanzie costituzionali
Ciò non avviene perché la letalita' discreta del virus (dei primi mesi di diffusione , già ora e' diversa ) e la "bassissima mortalita' " non autorizzano le Autorita' ad instaurare questa dittatura sanitaria totalitaria che sotto i nostri occhi si sta dispiegando, giorno dopo giorno
La violazione del principio di proporzionalità, con le draconiane misure restrittive adottate, e la continua narrazione mistificante dei fatti portata avanti da Mass media ed alcune figure istituzionali, stanno determinando una profonda trasformazione della società italiana, ma non solo italiana.
Con grave pregiudizio alla salute globale individuale e collettiva, dal punto di vista della qualità della vita, del tessuto economico, culturale, educativo, sociale ed occupazionale
Per non dire delle ripercussioni in ambito psicologico e sociologico ed antropologico
I minori, bambini ed adolescenti, sono i più colpiti dai provvedimenti di distanziamento sociale e mascheramento
Lo strutturarsi permanente di misure che avevano un qualche senso quando provvisorie, e' un pericolo gravissimo per l'assetto democratico e pluralista della società, oltre che una minaccia all'humanitas.
L'Italia ed il mondo intero stanno precipitando in una lunga e "buia notte".
A noi l'arduo compito di tenere in vita la fiamma spirituale umana, che ci rende distinguibili dalle macchine
Un giorno torneremo a vivere liberi di abbracciarci ed a respirare l'ossigeno dell'aria
Per farlo, un grande lavoro spirituale, intellettivo e di coscienza civica ci attende
Molti ancora dormono il sonno della ragione, e molti hanno ancora il petto chiuso alla sofferenza ed alla ingiustizia
Dobbiamo essere luminosi, gentili d'animo ma saldi nel denunciare le maschere e le menzogne di un potere dolce ma ipocrita, che vuole assoggettare lo spirito umano, attraverso algoritmi decisionali e freddi menti votate al dominio delle coscienze e dei corpi

Luca Scantamburlo
14 settembre 2020
2.6K views06:42
Aprire / Come
2020-09-12 09:22:42 A TUTTI

Questa situazione documentata dall'Avvocato donna e dal compagno / amico, o marito, in terra di Sardegna, e' molto importante
Il caso emerso, nel contrasto fra il personale del centro commerciale ed i vigilanti, ed i due cittadini coraggiosi e sicuri di se', e' emblematico
Pone in risalto la questione delle cosiddette "ANTINOMIE"
In gergo giuridico, sono le situazioni di conflitto fra norme di pari o diverso rango, cioe' i contrasti fra norme.
Cioè le norme esprimono significati contrastanti ed apparentemente incompatibili
Le antinomie vengono risolte dalle scienze giuridiche con i seguenti criteri:

A) criterio cronologico
B) criterio gerarchico
C) criterio della specialità
D) criterio della competenza

Giorni fa, avevo scritto che continuare ad insistere su questo versante (ci si appella alla logica ed alla coerenza ) " (...).alla fine potrebbe portare ad un nulla di fatto, in quanto in situazione emergenziale, oltre che far prevalere il criterio cronologico, un giudice andrebbe poi a valutare quale priorità avesse l'efficacia di un comportamento rispetto ad un altro, nell'ottica della crisi
E dunque probabilmente direbbe che il mascheramento e' accettabile perché volto - come provvedimento delle Autorita ' - a scongiurare ulteriori danni alla salute"

Ho usato volutamente il condizionale, perché la porta aperta l'avevo lasciata
Felice di essere stato smentito dai fatti, rilevo che a questo due cittadini, e' andata bene
Comunque le ore trascorse testimoniano che bisogna ingaggiare una vera e propria lotta
L'esito non e' scontato, nel difendere i propri diritti civili ed umani, e bisogna conservare sangue freddo, equilibrio e non cedere alle provocazioni.
Presso la Questura, saggiamente, i funzionari interessati della questione, hanno evidentemente applicato il criterio GERARCHICO, per risolvere la "antinomia"
Nella gerarchia delle fonti, un DPCM (nel caso specifico, ordinanze extra ordinem soggette a scadenza), e' inferiore ad una norma di rango primario come quella dell'antiterrorismo

Che questo esempio di cittadinanza vigile e non accondiscendente a soprusi ed ingiustizie, serva da monito per tutti noi
E ci faccia riflettere sul nostro ruolo di cittadini e popolo sovrano

Luca Scantamburlo
12 settembre 2020
1.7K views06:22
Aprire / Come