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VACCINAZIONI E OBBLIGO: LA PROSSIMA SENTENZA DELLA CORTE COSTI | Difesa Nazionale scuola | Canale

VACCINAZIONI E OBBLIGO: LA PROSSIMA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE E L'ORIENTAMENTO VINCOLANTE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DI LUSSEMBURGO

In Italia le sentenze e i pronunciamenti dei giudici sono inter partes e non erga omnes (ad eccezione della Corte Costituzionale e del TAR Lazio per le sole questioni normativo-amministrative) poiché il nostro e' un sistema di "civil law" (continentale) e non di "common law".

Quello che farà la nostra Corte Costituzionale italiana e' abbastanza scontato, considerando i precedenti poco felici.

A meno che in questi mesi sempre piu' giudici italiani non prendano coscienza della totale illogicità della OPPORTUNITA' di un obbligo vaccinale anti-SARS-CoV-2 (per un virus mai isolato fisicamente) e anche in forza di una assenza di vaccini / sieri genici in grado di arrestare il "contagio" (qualunque cosa sia questo contagio, visto che il tampone e' inaffidabile e privo di gold standard di riferimento, sin dal 2020).

Gli ospedali sono affollati di anziani / pazienti adulti tridosati e nonostante ciò in terapia intensiva. Evidentemente le vaccinazioni possono indurre immunodeficienza.

Quello che un giudice o una corte dovrebbe fare e' sempre valutare nell'accertamento materiale dei fatti e delle circostanze medico-scientifiche ed epidemiologiche, e non limitarsi a ragionamenti in astratto partendo da premesse ritenute valide sempre e comunque in modo assoluto.

Una cosa e' la opportunità vaccinale, una cosa e' la legittimità costituzionale di un obbligo vaccinale (e dunque una possibile e conseguente illegittimita' costituzionale).

Sono due questioni distinte anche se in intrecciate dal punto di vista bioetico-giuridico.

Ancora prima del parere atteso da parte dei quindici Giudici della Consulta di Roma, ha e avrà importanza e peso la sentenza della Corte di Giustizia della Unione Europea (CGUE) di Lussemburgo, una sentenza che verra' emanata sulla base del rinvio pregiudiziale attivato diversi mesi fa dal Giudice del Lavoro di Padova, su sollecito del Prof Avv. Augusto Sinagra, che segue la controversia inerente una sospensione di un sanitario perché inadempiente l'obbligo vaccinale per libera scelta personale.

Se questa sentenza della CGUE di Lussemburgo arriverà PRIMA dell'autunno 2022, la Corte Costituzionale italiana non potrà non tenerne conto nell'emanare la propria.

Essa sarà orientata nel suo pronunciamento poiche' la giurisprudenza eurounitaria (le sentenze CGUE) costituiscono una fonte complementare nel diritto UE (anche se non di rango primario come i Trattati).

E non solo Lei: essendo i pronunciamenti della CGUE di Lussemburgo vincolanti giuridicamente e orientanti anche per le politiche sociali e sanitarie dei Paesi UE, anche i politici e la classe dirigente UE dovranno tenerne conto e modificare se necessario leggi e approcci normativi, nel rispetto dei diritti fondamentali della Carta di Nizza (CDFUE).

Mi auguro di avervi chiarito le idee perché l'intreccio delle fonti e' importante e cruciale e bisogna conoscerlo prima di spaventarsi, illudersi o nutrire false speranze oppure al contrario pensare che la nostra vita non sia tutelata.

La CDFUE della Unione Europea e' una pietra miliare ed e' legge vigente in Italia sin dall'anno 2009, di rango paracostituzionale.
L'Italia ha l'obbligo giuridico di rispettarla e lo sanno bene anche i Giudici e della Corte Costituzionale italiana, ai quali rivolgo l'invito di ragionare meno in astratto (le vaccinazioni sono sempre cosa buona e giusta e' stata la falsa premessa divenuta un totem scientista negli ultimi tre decenni) e esercitare ogni tanto la loro prerogativa di poteri istruttori (rif. vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario», art. 117 co. 1 Cost. e art. 6 TUE in riferimento alla CDFUE).

Qualora i quindici Giudici della Consulta di Roma non volessero esercitare i loro poteri istruttori per pronunciarsi sulla questione di legittimità costituzionale dell'obbligo vaccinale in tempi COVID-19, essi comunque saranno orientati nel loro parere dai Giudici di Lussemburgo.

Luca Scantamburlo
15 luglio 2022