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PROFUGHI AFGHANI, CHE FARE? Cena delicata Quando stasera Dr | ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

PROFUGHI AFGHANI, CHE FARE?

Cena delicata
Quando stasera Draghi incontrerà Macron, l’Afghanistan sarà ancora una delle più grandi questioni sul tavolo. Dopo le evacuazioni di emergenza, che hanno portato in Europa più di 20.000 persone (di cui quasi 5.000 in Italia e 2.800 in Francia), c’è da capire come aiutare chi rimane nel paese e chi raggiunge i paesi confinanti.
Roma sembra favorevole alla proposta di Parigi e Londra di istituire una “safe zone” intorno all’aeroporto di Kabul per consentire evacuazioni sicure. Ma all’Onu Cina e Russia l’hanno già respinta. E i dubbi non si fermano lì.

Bloccati all’inferno
Malgrado la vittoria talebana, la stragrande maggioranza dei 38 milioni di afghani è rimasta “a casa propria”. Oltre a chi guarda con favore all’ascesa dei talebani, ci sono milioni di persone che non hanno mezzi per abbandonare il loro paese o che scelgono comunque di restare, malgrado la crisi umanitaria, alimentare e finanziaria che si sta abbattendo sul paese.
Certo, a ostacolare i movimenti in uscita ci sono anche le azioni degli altri, in particolare dei paesi confinanti. Pakistan e Iran, che già oggi ospitano rispettivamente 1,5 milioni e 800 mila rifugiati afghani, sanno che dovranno farsi carico della maggior parte dei flussi. Per questo da settimane l’esercito iraniano presidia il confine respingendo chi arriva, e il Pakistan tiene sotto stretto controllo i maggiori valichi di frontiera.

L’Europa trema?
Forse, ma non per i motivi che si possono immaginare. L’Agenzia Onu per i rifugiati non si attende grandi movimenti in uscita dall’Afghanistan quest’anno. E d’altronde così era accaduto dopo il 1996, quando la presa talebana di Kabul aveva fatto aumentare solo di poco le richieste d’asilo in Europa.
Ma qualcosa si muove più vicino ai confini dell’Ue. La Turchia di Erdogan, che ha fatto costruire un muro di quasi 100 km al confine con l’Iran per scoraggiare nuovi arrivi, già prima della presa del potere da parte talebana ospitava 180.000 afghani registrati, che salgono a 400.000 includendo gli irregolari.
Se molti di loro si mettessero in viaggio, presto gli occhi dei governi europei tornerebbero a concentrarsi sulla Turchia. Con il rischio di dimenticarsi che il grosso dell’emergenza è, e resterà, altrove.

Nell’ISPI Daily Focus di questa sera: Il Texas ‘vieta’ l’aborto. L’ira di Biden. Su ispionline.it