Get Mystery Box with random crypto!

HAITI: NUOVO TERREMOTO, VECCHI PROBLEMI? Una natura spietat | ISPI - Geopolitica

HAITI: NUOVO TERREMOTO, VECCHI PROBLEMI?

Una natura spietata
Più di 2200 morti e 12 mila feriti: questo il bilancio provvisorio e in costante crescita del terremoto di magnitudo 7.2 che il 14 agosto ha colpito Haiti. A distanza di 11 anni dal terribile sisma che provocò oltre 200 mila vittime, la “perla delle Antille” si trova ad affrontare una nuova emergenza, aggravata dal passaggio della tempesta tropicale Grace. Nonostante la drammaticità della situazione, con circa mezzo milione di haitiani bisognosi di assistenza umanitaria, in un paese in cui il 60% della popolazione già viveva in povertà, i soccorsi arrivano a singhiozzo e faticano a raggiungere le aree rurali.

Assalto alla diligenza
I primi aiuti sono giunti nel paese appena tre giorni dopo il terremoto (3 milioni di euro dalla UE, 22 tonnellate di attrezzature dagli Stati Uniti, 10 dall’Unicef). Il principale problema ora sono i saccheggi che stanno minando le operazioni di soccorso: camion di viveri e medicine assaltati e dirottati, da gang locali che ormai controllano le principali arterie stradali, ma anche da folle di disperati, in un paese fragile e ridotto allo stremo. I soccorritori si sono così trovati costretti a trasportare i rifornimenti a bordo dei pochi mezzi aerei e navali disponibili. Di fronte alle difficoltà del paese, alcuni politici haitiani di spicco hanno fornito pasti caldi e aerei privati: un gesto (anche) motivato dall’imminenza delle prossime elezioni generali.

Le macerie del 2010
Dopo il terremoto del 2010, i 13 miliardi di dollari stanziati dagli organismi internazionali, e i 12 mila gruppi di aiuto attivatisi per Haiti, rappresentarono una delle più grandi operazioni umanitarie mai realizzate. Il 90% di questi fondi è però stato destinato a organizzazioni estere, e soltanto l’1% alle ONG locali. La ricostruzione è poi proceduta lentamente (ancora nel 2020 si contavano più di 300 mila sfollati), segnata da numerosi scandali (come la dimostrata responsabilità delle forze di pace dell'ONU nel causare accidentalmente un'epidemia di colera nel paese). Oggi, è importante non ricadere in un déjà vu che farebbe soltanto del male a uno dei paesi più poveri del mondo.

Nell’ISPI Daily Focus di questa sera: Speciale Afghanistan: NATO in ritirata. Su ispionline.it