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CINA: ASSIST ALLA GERMANIA  Passaggio filtrante in area  | ISPI - Geopolitica

CINA: ASSIST ALLA GERMANIA 

Passaggio filtrante in area 
Un allungo cinese all’Europa, o così sembrerebbe. Oggi il premier cinese Li Qiang ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e nei prossimi giorni si recherà in Francia. Per Li Qiang si tratta del primo viaggio all’estero dopo la nomina a marzo: un segnale dell’importanza, per Pechino, di riprendere i fili dei rapporti con l’Europa, che negli ultimi anni sono apparsi sempre più incerti.  
Erano cinque anni che un premier cinese non si recava in visita in Germania, ma lo scorso novembre Scholz era stato il primo leader del G7 a visitare la Cina dopo la riapertura. Oggi come allora, il tema centrale è l’economia: Li Qiang spera infatti di convincere il mondo industriale tedesco ad approfondire la propria presenza in Cina, dove però gli anni della pandemia hanno reso il mondo degli affari sempre più complesso. 

L’importanza del catenaccio 
Berlino è una controparte fondamentale per Pechino in Europa, con scambi commerciali per 299 miliardi di euro nel 2022. La Germania ha nella Cina il principale partner commerciale senza tuttavia soffrire del pesante deficit che invece appesantisce il rapporto con altri paesi occidentali.  
L'industria tedesca, prima europea per investimenti nella Repubblica Popolare, vi ha tradizionalmente mantenuto una presenza importante anche in settori tecnologicamente rilevanti. Ma il vento sta cambiando, con la diffusione del discorso sul “de-risking” economico in Europa, Germania inclusa. Nei giorni scorsi è arrivato il primo documento strategico tedesco sulla sicurezza nazionale, nel quale si avverte che la Cina sfrutta il suo peso economico per “raggiungere obiettivi politici” e si suggerisce di ridurre la dipendenza nei settori critici. 

Tagliare la linea difensiva 
Uno scenario che preoccupa Pechino: non a caso, durante la sua visita Li Qiang ha invitato a valutare il concetto di “rischio” e a non scambiare l’interdipendenza con l’insicurezza. Un messaggio che parte dell’industria tedesca sembra propensa a cogliere, certa che un disaccoppiamento delle economie dei due paesi sia “impensabile”
Sullo sfondo del tentativo cinese di rinvigorire la cooperazione con la Germania (e per metonimia anche l’Europa), c’è però uno scenario sempre più intricato. Il contemporaneo viaggio di Antony Blinken a Pechino in un certo modo suggella lo status competitivo dei rapporti tra Cina e Stati Uniti. E anche l’Europa prova a dotarsi di meccanismi per frenare la condivisione di tecnologie avanzate verso la Cina. Riuscirà Li Qiang a insinuarsi nel crescente allineamento strategico di Stati Uniti e Europa?  

In Russia Alexei Navalny è di nuovo alla sbarra. L’oppositore sfida il Cremlino e lancia una campagna “contro la guerra e contro Putin”. Ne parliamo nell’ISPI Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/navalny-di-nuovo-a-processo-133065