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NATO, TAIWAN E UCRAINA: DOUBLE TROUBLE?  Un progetto NATO m | ISPI - Geopolitica

NATO, TAIWAN E UCRAINA: DOUBLE TROUBLE? 

Un progetto NATO male  
Un nuovo ufficio della NATO in Giappone? No, grazie. Parola di Emmanuel Macron. Secondo indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, il presidente francese si è opposto all’apertura di quello che sarebbe stato il primo ufficio dell’Alleanza atlantica nell’Indo-Pacifico. Malgrado il Giappone non sia membro del trattato del Nord Atlantico, di recente i rapporti con Tokyo si sono intensificati. Tanto che, lo scorso anno, il primo ministro Kishida è diventato il primo leader giapponese a presenziare a un summit NATO. 
Il rifiuto di Macron è in linea con il concetto di “autonomia strategica” evocato ad aprile nel suo tanto discusso intervento a Pechino. L'idea è semplice: resistere ai venti di guerra asiatici e restare saldamente ancorati in Europa, nonostante le pressioni di USA e Giappone. Più facile a dirsi che a farsi? 

Gli affari propri 
Inutile dire che buona parte della questione ruota intorno a Taiwan. Nei giorni scorsi, con la sfiorata collisione tra una nave cinese e una americana nello stretto di Taiwan, le tensioni sono aumentate. Riverberandosi così sullo “Shangri-La Dialogue”, importante conferenza a tema sicurezza tenutasi a Singapore nel fine settimana, nel corso della quale il Segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin e il suo corrispettivo cinese Li Shangfu hanno rilasciato dichiarazioni emblematiche. 
Da un lato Austin ha provato a smorzare i toni, evidenziando come Washington non abbia intenzione di modificare lo status quo (rivendicando tuttavia il ruolo degli USA nell’area). Dal canto suo Li, pur sottolineando la volontà di Pechino di evitare un conflitto, ha esortato gli USA a limitare le ingerenze nella regione con un letterale: “Mind your own business”. 

Piano bifronte 
Sullo sfondo di questi meccanismi si staglia ovviamente l’invasione dell’Ucraina, le cui conseguenze coinvolgono tutte le parti in causa. In primis gli Stati Uniti, i quali, benché interessati alla questione taiwanese, difficilmente potrebbero permettersi l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Asia. Oltretutto, Pechino rappresenterebbe un avversario di tutt'altro livello rispetto a Mosca. 
E l’Europa? Il no di Macron all’espansione NATO in Giappone rispecchia l’intenzione di alcuni Paesi Ue di evitare coinvolgimenti in dinamiche esterne considerate dannose per l’economia europea. Ma anche, al contempo, la volontà di non perdere credibilità agli occhi della Cina. Da tempo Bruxelles invita Pechino a non fornire aiuti a Mosca. E, in quest’ottica, estendere un’alleanza nord-Atlantica all’area Indo-Pacifica non sarebbe una mossa particolarmente persuasiva... 

Gli scontri nel nord del Kosovo che hanno causato decine di feriti tra i militari NATO preoccupano l’Europa, che osserva la nuova fiammata di violenza nei Balcani. Oggi alle 18.00 ne parliamo in diretta qui: https://www.ispionline.it/en/event/kosovo-serbia-alle-radici-della-tensione