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ELEZIONI IN SPAGNA: VERSO UN’ESTATE CALIENTE   Di nuovo al v | ISPI - Geopolitica

ELEZIONI IN SPAGNA: VERSO UN’ESTATE CALIENTE
 
Di nuovo al voto 
Dopo le elezioni amministrative e regionali di domenica, la Spagna tornerà al voto. E lo farà prima del previsto. Ieri, il premier Pedro Sánchez ha annunciato di voler anticipare le elezioni generali, inizialmente programmate per dicembre, al 23 luglio 2023.  
Il risultato delle elezioni di questo fine settimana è stato un vero e proprio disastro per il governo di Sánchez, leader del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) in carica dal 2018. Il Partito Popolare (PP), formazione di centro-destra, ha infatti trionfato a livello sia comunale, sia regionale. Con oltre il 31% dei consensi nelle elezioni municipali, i popolari si profilano prima forza del paese, rispetto al 28% di un Partito Socialista che ha perso quasi 400.000 voti in quattro anni.  

No es la economia 
E dire che il governo Sánchez ha avuto una performance economica invidiabile. Il PIL spagnolo cresce più della media Ue (+1,9% la stima per il 2023, contro l’1% dell’Europa) e la disoccupazione è ai minimi dal 2008. Inoltre, scollegando il prezzo del gas da quello dell’elettricità, Madrid ha limitato i costi della crisi energetica. Ed è notizia di oggi che l’inflazione spagnola è scesa al 2,9%, il dato più basso dell’ultimo biennio. 
Eppure, alla fine sarà lo scacchiere politico a fare la differenza. Dal 2020, il PSOE governa in coalizione con la sinistra radicale di Podemos. Un connubio non semplice, come dimostrato dai risultati di domenica. Dall'altro lato, le sorti del PP dipenderanno in larga misura dal rapporto con Vox, partito di destra dai tratti fortemente conservatori. Già in questi giorni, i popolari si trovano a dover dialogare con Vox per assicurarsi il controllo dei municipi in cui hanno solo la maggioranza relativa. Prove generali in vista di una collaborazione a luglio? 

Influenza spagnola 
Adesso, con la decisione di anticipare le elezioni, Sánchez ha alzato la posta in gioco. Mentre quella che si prospetta una calda estate spagnola potrebbe avere conseguenze ben oltre i confini iberici. 

Il 1° luglio, infatti, la Spagna inizierà il suo semestre di presidenza a rotazione del Consiglio dell’Unione Europea. Sulla scia delle elezioni del 23 luglio non è da escludersi uno scenario in cui, a una presidenza inaugurata da Sánchez, possa subentrare il leader del PP Núñez Feijóo. Un avvicendamento che potrebbe distrarre i lavori, a meno di un anno dalle elezioni europee del 2024. Tempismo imperfetto? 

Con le elezioni amministrative spagnole si sta chiudendo un ciclo nella storia recente della Spagna, sancendo il ritorno a un sistema che ruota attorno due soli partiti? E a cosa punta Sánchez con la decisione di convocare elezioni anticipate? Per approfondire, Ne abbiamo parlato qui e qui.

Trenta soldati della Nato sono rimasti feriti in scontri nel nord del Kosovo e la Serbia ha schierato i suoi militari. L’Europa guarda con preoccupazione a una nuova fiammata nei Balcani. Ne parliamo nell’ISPI Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/escalation-kosovo-130182