Get Mystery Box with random crypto!

I MICRON-CHIP DELLA DISCORDIA Divorzio high-tech È saltato | ISPI - Geopolitica

I MICRON-CHIP DELLA DISCORDIA

Divorzio high-tech
È saltato un altro anello della supply chain globale della tecnologia. Micron, una delle più importanti società al mondo per la fabbricazione di memory chip, sarà tagliata fuori dal mercato interno della Cina (il cui mercato vale l’11% del suo fatturato annuo). O, per lo meno, questo è quello che sembra trasparire nella decisione presa dalla Cyberspace Administration of China (CAC).
Dopo che lo scorso mese la società statunitense era stata messa sotto esame, domenica è arrivato il verdetto della CAC. Che è stato duro quanto molti si aspettavano: nessun microchip prodotto da Micron potrà essere incorporato nelle infrastrutture critiche cinesi, che a Pechino significano telecomunicazioni, energia, trasporti, finanza e difesa.
In una nota pubblica, la CAC ha detto che “i prodotti di Micron hanno seri problemi di cyber-sicurezza e pongono un grosso rischio alle supply chain delle infrastrutture informatiche critiche della Cina”. Il cosiddetto decoupling tecnologico è sempre più vicino?

Occhio per occhio
Da anni Cina e Stati Uniti conducono un duello serrato per il predominio tecnologico. E a soffrirne è in primis l’industria stessa dei microchip, come ricordato questa mattina da Jensen Huang, l’amministratore delegato di Nvidia (una delle società più importanti e avanzate nel settore del design di microchip). “Se [la Cina] non potrà comprare dagli Stati Uniti, allora li costruirà da sé”, ha detto al Financial Times.
Il divieto stabilito da Pechino è solo l’ultima mossa di un gioco più ampio. Lo scorso anno Biden aveva vietato le esportazioni di microchip avanzati (inclusi quelli prodotti sui design di Nvidia) verso la Cina. Una misura dal potenziale devastante, visto che la Cina è il primo mercato al mondo per i microchip: nel 2021 l’import era di ben $171 miliardi, un valore secondo solo all’import cinese di petrolio.

Tra Micron e Pechino non mettere il dito
Ma il problema non riguarda solo Cina e Stati Uniti. Perché nel mercato dei memory chip le società cinesi non hanno ancora le capacità per soppiantare Micron, ma quelle sudcoreane invece sì. Samsung e SK Hynix sono due leader del settore, con una presenza in Cina già ben consolidata.
L’esclusione di Micron dal mercato cinese potrebbe aprire nuove fette di mercato per le due società, che però si verrebbero a trovare in una posizione molto scomoda, visto che gli Stati Uniti hanno lanciato un monito per non colmare il deficit che l’esclusione di Micron creerebbe nel mercato cinese.
Per Seoul si tratta di un dilemma complicato. Da un lato c’è l’interesse commerciale di due società al centro dell’economia nazionale. Dall’altro, un alleato strategico tanto più necessario in un momento di incertezza nella penisola coreana come questo. Quale interesse prevarrà?

Dal 25 al 27 maggio ISPI parteciperà al Festival dell’Economia di Trento. Lo farà portando in scena la geopolitica, con uno spettacolo e quattro panel, ospiti d’eccezione, collegamenti dal mondo e, naturalmente, i suoi migliori esperti di politica internazionale. Tutte le informazioni qui: https://www.ispionline.it/it/la-geopolitica-va-in-scena-ispi-al-festival-di-trento