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PROGETTI TRA AMICI    Un americano a Riyadh  Cosa ci fa Jake | ISPI - Geopolitica

PROGETTI TRA AMICI 
 
Un americano a Riyadh 
Cosa ci fa Jake Sullivan in trasferta in Medio Oriente? Domenica scorsa il Consigliere per la sicurezza nazionale statunitense ha incontrato in Arabia Saudita i suoi colleghi di India ed Emirati Arabi Uniti, insieme al principe ereditario Bin Salman. Niente di ufficiale, ma pare che le discussioni si siano concentrate su un mega-piano di infrastrutture ferroviarie per collegare Medio Oriente, Golfo e India. 
L’iniziativa è nata nel contesto del forum “I2U2” (India, Israele, USA e UAE), anche se in questa occasione Riyadh ha sostituito Tel Aviv al tavolo dei negoziati. A quali esigenze risponde un progetto così ambizioso? Non ci sono risposte semplici a domande complesse. Ma buona parte della questione ruota intorno all’India. 
 
Il treno dei desideri 
La recente notizia del sorpasso dell’India sulla Cina come paese più popoloso al mondo non deve ingannare. Esplosione demografica e crescita economica non vanno certo di pari passo. E, politiche interne a parte, il paragone con Pechino rimane impietoso sul piano degli investimenti all’estero. Competere con l’enormità della Belt and Road Initiative è difficile per Nuova Delhi, il cui PIL odierno non supera quello cinese del 2007, quando la “Nuova Via della Seta” era un lontano miraggio. 
Il progetto di una ferrovia che colleghi India, Golfo e Medio Oriente, appoggiandosi ai collegamenti portuali della zona, sarebbe solo un primo passo. Attenzione, tuttavia, a non sottovalutare il peso geopolitico di questo piano, figlio della volontà congiunta di Stati Uniti e India di arginare l’influenza cinese in Asia. Precisamente in quest’ottica si inserisce il neonato gruppo “I2U2”. 
 
Amicizie di convenienza 
Tanto per cambiare, però, il quadro nella regione non è così semplice. Tra i paesi coinvolti, c’è infatti anche un convitato di pietra nella riunione di domenica, Israele. L’idea di partecipare all’iniziativa pare non dispiacere a Tel Aviv, che potrebbe trarne benefici sia economici sia politici. Che il progetto ferroviario si riveli il pretesto per una normalizzazione dei rapporti con Riyadh, sotto l’egida degli amici comuni di Washington e Abu Dhabi? 
A complicare ulteriormente le cose si aggiunge l’Iran. Il recente rapprochement con l’Arabia Saudita, mediato dalla Cina, è per certi versi un duro colpo agli USA. Ma, paradossalmente, il riavvicinamento potrebbe spianare la strada ai progetti infrastrutturali nella regione. Difficile però che possa scalfire la storica inimicizia tra Teheran e Tel Aviv. 
Certo, per ora siamo nel campo delle speculazioni e il progetto deve ancora concretizzarsi. Il rischio, com’è spesso avvenuto in passato, è che questi ambiziosi intenti si schiantino contro la dura realtà. 
 
 Come ogni 9 maggio, Mosca celebra la Giornata della Vittoria contro il nazismo. Ma per Vladimir Putin quest’anno sembra ci sia poco da festeggiare. Ne parliamo nell’ISPI Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/russia-9-maggio-in-tono-minore-128123