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INDIA: IL SORPASSO Un nuovo gigante asiatico L'India sta pe | ISPI - Geopolitica

INDIA: IL SORPASSO

Un nuovo gigante asiatico
L'India sta per superare la Cina come paese più popoloso al mondo. Mentre la popolazione cinese è entrata in una fase di declino e invecchiamento demografico, quella del Paese del subcontinente indiano continuerà a crescere almeno fino a metà di questo secolo diventando (probabilmente entro il 2030) il primo e unico stato al mondo a superare il miliardo e mezzo di abitanti.
Ma l’India non cresce solo dal punto di vista demografico. Il Pil del Paese ha recentemente superato quello del Regno Unito, attestandosi a quinta economia mondiale, e si appresta a superare anche la Germania entro il 2027. In un mondo che rallenta, l’economia indiana continua a crescere a un ritmo superiore a tutte le altre grandi economie del mondo (+6,9% atteso per il 2023, contro il +4,3% della Cina).
In questa lunga maratona, Pechino e New Delhi stanno per darsi il cambio?

In mezzo al guado
Non proprio. Malgrado il primato demografico, sono molte le sfide che l'India dovrà affrontare per non restare indietro sul piano economico e geopolitico. A cominciare da una povertà diffusa (il 10% della popolazione vive con meno di $2,15 al giorno, contro lo 0,1% cinese), la mancanza di posti di lavoro sufficienti per una popolazione così numerosa e un settore informale ancora preponderante. Una situazione che, pur in fase di espansione economica, aggrava le disuguaglianze e aumenta il rischio di instabilità sociale.
Per sfruttare il potenziale del dividendo demografico, e di una popolazione attiva che raggiungerà il 61% del totale entro metà secolo, sarà quindi fondamentale adottare riforme che facciano emergere gran parte dell’economia attualmente sommersa – senza dimenticare l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro, che in India è inferiore al 50% – e aiutare i privati a investire nelle nuove occupazioni necessarie a impiegare gli oltre 9 milioni di giovani che entrano ogni anno nella forza lavoro.

Sempre meno allineata?
Un problema che il governo indiano sta cercando di risolvere anche cavalcando, in maniera pragmatica, le crisi geopolitiche odierne. Con l’aumento degli attriti tra Stati Uniti e Cina, molte aziende sono infatti alla ricerca di poli manufatturieri alternativi. Con un governo democraticamente eletto, una popolazione anglofona e un’offerta di manodopera qualificata in crescita, l’India sembrerebbe avere le carte in regola per accoglierle.
A offrire un’occasione ghiotta è stata anche l’invasione russa dell’Ucraina. Le sanzioni occidentali hanno ridotto il costo del petrolio russo, che le raffinerie indiane acquistano in quantità per poi rivendere i prodotti finiti (come benzina e diesel) anche in Occidente. E strizzare l’occhio a Mosca potrebbe anche servire a evitare un rafforzamento eccessivo dell'asse Russia-Cina, le cui conseguenze si ripercuoterebbero sull’intera regione asiatica, se non sul mondo.
Per quanto ancora l’equilibrismo di Delhi si dimostrerà una strategia vincente?

Oggi alle 18.00 parleremo dei Pentagon leaks e delle conseguenze geopolitiche della fuga di informazioni. Collegati a questo link: https://www.ispionline.it/it/evento/pentagon-leaks-tra-guerra-dintelligence-e-disinformazione