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SPAZIO: CORSA ALLE LUNE  Il filo di Ariane  Buona la second | ISPI - Geopolitica

SPAZIO: CORSA ALLE LUNE 

Il filo di Ariane 
Buona la seconda. Dopo il rinvio per maltempo di ieri, il razzo vettore Ariane 5 è decollato con successo dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese. A un'altitudine di 1.500 chilometri una sonda spaziale si è poi separata dal resto del razzo, dirigendosi verso Giove e le sue lune ghiacciate. Ha così inizio la missione di punta dell’Agenzia spaziale europea, la Jupiter Icy Moons Explorer (JUICE).  
Giove, il più grande pianeta del sistema solare (un pallone da basket, se la Terra fosse grande come una monetina), dista mediamente 628 milioni di chilometri. Poiché la sonda non ha la potenza necessaria per volare direttamente così lontano, dovrà fiondarsi intorno a Venere nel 2025, prima di passare nuovamente davanti alla Terra nel 2029, così da ottenere la spinta gravitazionale necessaria a raggiungere la sua destinazione finale nel luglio 2031.  

Verso la frost line e oltre
Attorno a Giove orbitano dalle 80 alle 95 lune. Nel 1610 Galileo Galilei riuscì per la prima volta ad osservarne quattro, tra cui Ganimede (la più grande luna del sistema solare, e l’unica dotata di un campo magnetico), Callisto ed Europa. JUICE studierà proprio questi tre corpi ghiacciati e i loro vasti oceani salati sub-superficiali, che potrebbero ospitare forme di vita
L’obiettivo è dimostrare definitivamente l'esistenza di vita oltre la Terra: una netta differenza rispetto ad altre missioni simili su Marte, che si concentrano sulla ricerca di segni di vita antica ormai estinta da tempo. Sarebbe inoltre la prima missione su una luna diversa da quella terrestre e la prima esplorazione di un habitat oltre la frost line del sistema solare, superata la quale i pianeti presentano nuclei ghiacciati. 

Non voglio mica la Luna? 
Non solo le lune di Giove, ma anche quella terrestre è al centro dell’attenzione dei programmi spaziali di tutto il mondo. Il 3 aprile, la NASA ha presentato i quattro astronauti della missione Artemis II (in collaborazione con le principali agenzie spaziali occidentali) che sorvoleranno la Luna. Nel 2025 con Artemis III avverrà il vero e proprio allunaggio, come nel 1969, con obiettivi però molto più ambiziosi: costruire un insediamento permanente sulla Luna e sfruttare le sue risorse minerarie. 
Dal titanio, fondamentale per la transizione energetica e digitale, all’Elio H-3, cruciale nelle future centrali a fusione nucleare, molte sono le risorse rare sulla Terra ma abbondanti e ambite sul suolo lunare. Ecco perché anche Mosca e Pechino sono già impegnate in uno sforzo congiunto per creare una loro base lunare permanente entro il 2036. 
La rivalità per le risorse terrestri è destinata a essere replicata nello spazio?  
 
È iniziata una nuova corsa allo spazio tra competizione scientifica, militarizzazione e contese geopolitiche? Ne parliamo nel nuovo episodio di Globally, il nostro podcast sulla geopolitica: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/podcast-globally-ce-vita-oltre-a-noi-nel-sistema-solare-125855