2022-05-30 09:23:54
SCEGLIERE I PROFESSIONISTI GIUSTI!
Tag: #startup
Qual è la cosa
più importante per una start up?
Molti pensano che sia quello di avere una buona o meglio ottima idea. Parere personale? Questo è solo il terzo punto.
Dopo aver lavorato anni in quest’ambito, posso dire che secondo me la cosa più importante è avere una visione aziendale e ragionare fin da subito con quell’ottica.
Il secondo punto è
affidarsi a collaboratori esterni capaci nella loro attività, questo per due motivi:
1.
Economico. Non si può pensare d'internalizzare tutte le figure necessarie per lo sviluppo di un progetto di una start up. Sarebbe economicamente insostenibile, quindi si devono cercare dei collaboratori esterni come ad esempio il commercialista per l’apertura della start up, lo strategist per la definizione del business a livello strategico, l’avvocato per la redazione dei t&c, e così via.
2.
Tempo.
Ti riporto due eventi accaduti nell’ultimo periodo per far capire come aver scelto il collaboratore sbagliato, avendo magari un risparmio apparente dal punto di vista economico, sia stato alla fine un danno enorme per la start up.
Primo caso: parliamo dello sviluppo di un applicativo. Il problema è che è stato sviluppato subito senza una preventiva analisi di UX, e senza una previa analisi dei potenziali competitor presenti sul mercato. Non appena questo applicativo è stato testato con dei beta tester, il test è andato malissimo.
Questo è stato un danno enorme perché non solo non sono state rispettate delle scadenze, ma si è dovuto ricominciare da capo lo sviluppo del progetto portando anche un aumento non indifferente dei costi, esattamente del 30%.
In questo caso è stata sottovalutata l’importanza di una figura specifica, uno UX designer che si occupasse sia dell’analisi sia della progettazione a livello di UX, che avrebbe potuto far risparmiare tempo e soldi.
Secondo caso: ti parlo di una figura legale. Il problema si è creato tra l’agenzia che si occupava dello sviluppo della piattaforma e il cliente (start up in fase di costituzione). Entro in questo progetto dalla parte dell’agenzia.
Il rapporto fra l’agenzia e la start up si è deteriorato, facendo andare il progetto per le lunghe. Oltre a questo, ci sono stati una serie di mancati pagamenti da parte della start up.
Di fronte a una richiesta di saldo per proseguire l’attività e continuare a lavorare con l’agenzia, l’avvocato di controparte ha risposto che nel contratto era prevista la consegna di una piattaforma funzionante. Quello che intendeva, come specificato anche in una successiva comunicazione, era che dal suo punto di vista la piattaforma a livello di hosting dovesse essere garantita in modo continuativo.
Senza neanche sapere che non esiste, in Italia e al mondo, un servizio di sviluppo di un sito web o piattaforme e-commerce in cui la parte di dominio, hosting e manutenzione offre il servizio permanente, ma solo l’abbonamento annuale che se non rinnovato alla scadenza decade.
Sottolineo il fatto che scegliere il professionista giusto vuol dire anche avere a che fare con un professionista che capisce la materia.
Risultato di tutto ciò? Il rinnovo non è stato fatto e la piattaforma è andata offline.
Di chi è la colpa? Non solo dell’avvocato, ma anche di chi ha scelto il professionista sbagliato!
In academy trovi, non solo contenuti prettamente legali, ma anche esperienze lavorative personali che possono aiutarti con il tuo business.
Il bello di una community è proprio questo! Poter parlare di tutto quello che può servirti.
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Fai la scelta giusta e candidati anche tu!
@avvocatovercellotti
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