2022-08-01 10:29:21
Enrica: Si è proprio un esempio per cui le élite sfruttando i giornalisti cercano di imporre alle masse di non pensare. Questo editoriale da chiaramente il messaggio al lettore di spegnere il cervello. Non si deve assolutamente esercitare il dubbio, l'ermeneutica del sospetto, la coscienza critica.
Le elite vogliono che le persone si bevano la narrazione del sistema a tutti i costi. È stato uno degli editoriali più assurdi che io abbia mai letto totalmente esplicito senza nessun giro di parole. Sono rimasta allibita.
In questi due anni abbiamo visto un uso smodato della neolingua. Eravamo già abbastanza abituati perché con la propaganda delle teorie di genere si erano già spinti in un'operazione abbastanza palese nell'uso della neolingua. Adesso con la Pandemia quest'uso della neolingua si è esteso. La massa delle persone sembra ormai vivano su un piano differente di realtà. Una realtà figlia della percezione dovuta alla neolingua, a questo indottrinamento. Pensi che si possano riportare queste persone all'uso corretto del linguaggio e quindi riconciliare i nostri piani di esistenze?
Ci vorrebbe innanzitutto una grande rivoluzione culturale ed antropologica perché nel momento in cui le parole vengono svuotate progressivamente del loro significato, vengono soppiantate con altre parole si rende esattamente come in 1984 difficile, se non impossibile, elaborare certi concetti.
Semplicemente perché non esistono più le parole per pensarli ed esprimerli. Invertire questo processo andrebbe fatto il prima possibile. Ciò richiede non soltanto una grande volontà da parte delle masse ma anche un adesione delle élite culturali nel guidare questo processo, questa rivoluzione.
Tu facevi l'esempio della neolingua gender e politically correct(un linguaggio totalmente artefatto) ha preso piede tra le nuove generazioni e invertire questa tendenza non sarà facile.
Voglio chiudere spezzando una lancia a favore dei tuoi colleghi dei del mainstream. Spesso gli si da addosso dicendo che sono dei venduti, ma a me più che altro sembra che siano degli idioti. Sbaglio?
Enrica: Si è verissimo. Un problema che abbiamo - da questo lato della barricata - è quello di sopravvalutare i nostri avversari.
Che siano politici, giornalisti o quant'altro,
questi molto spesso sono degli idioti, dei minus habens. Non conoscono le tecniche dell'ingegneria sociale. Spesso sono proprio loro i primi a farsi manipolare per pigrizia, per stupidità, per comodità dagli Spin Doctor o dai politici, altre volte gli è semplicemente comodo per qualche tornaconto, oppure mirano soltanto a vivere tranquilli, a portarsi a casa lo stipendio. Non bisogna sopravvalutarli troppo, non sono poi così bravi. Lo stiamo vedendo in questi ultimi anni.
Anche perché ci hanno venduto Mario Draghi come fosse l'emblema del "competente", dell'uomo forte riconosciuto ed incensato dalle elite internazionali ed invece si è rivelato essere un inetto, un babbeo.
Enrica: Si è rivelato incapace su tanti piani, soprattutto sul tema della comunicazione, sul quale è stato un vero e proprio disastro.
Da "non ti vaccini, ti ammali e muori" ampiamente smentito dai fatti, al suo ultimatum "o il condizionatore o la guerra". Anche al suo ultimo discorso a Palazzo Madama in cui si è fatto palesemente autogol. Draghi non essendo abituato ai processi democratici si è lasciato andare ad un autoritarismo che non è piaciuto proprio a NESSUNO, non solo ai cinque stelle ma anche al centro destra che difatti non gli ha votato la fiducia.
Come si evince da questa vicenda non sono invincibili, non sono delle semidivinità. Molto spesso sono dei mentecatti che si sono trovati nel posto giusto al momento giusto. Sono dei burattini di altri che lavorano dietro le quinte e che sono sicuramente più in gamba di loro. Non a caso Draghi ha già preso due pali: il primo palo fu quello del Quirinale, il secondo palo è questo.
91 viewsAlberto Medici, 07:29